E’ la regina dei media statunitensi, tra i filantropi più impegnati e da decenni al top della popolarità: Oprah Winfrey è talmente amata che potrebbe sfidare Donald Trump alle prossime presidenziali, essere eletta e diventare la prima donna (per giunta afroamericana) a guidare gli Stati Uniti. O almeno questa è l’idea semi-provocatoria di David Rubenstein, che l’ha ospitata qualche giorno fa nel suo show “Peer-to-Peer Conversations” in onda su Bloomberg. Una proposta cui lei ha replicato con un semplice “Oh”, accompagnato da un sorriso e da un tono che sembrava voler dire “non è una cattiva idea”.
Dopotutto – hanno osservato con sarcasmo i due – Oprah possiede un prerequisito fondamentale per essere eletta: non ha alcuna esperienza in campo politico. Pur senza nominarlo mai direttamente le stoccate sono tutte per Donald Trump. “E’ chiaro che per essere eletto non bisogna necessariamente avere esperienza nel campo politico”, ha sottolineato il presentatore e fondatore della compagnia di investimenti Carlyle Group. “Non mi è mai nemmeno sfiorata l’idea”, ha replicato la 63enne filantropa. “Ho sempre pensato: accidenti, non ho esperienza, non sono molto preparata, ma ora penso…”Oh””. Poi, con tono serio, ha chiarito che la Casa Bianca non è tra i suoi progetti futuri: “ No, non accadrà”.
Forbes fa i conti in tasca alla "Regina dei media"
Secondo i calcoli di Forbes, Oprah vanta un patrimonio netto stimato in 3 miliardi di dollari (circa 2,8 miliardi di euro) accumulato grazie alla tv, all’imprenditoria e più di recente al cinema. Un potere economico che la piazza al 569esimo posto nella classifica delle persone più ricche al mondo, al 21esimo posto della lista delle donne più potenti della Terra e al secondo posto della classifica delle donne americane che si sono fatte da sole.
Tutti i numeri di Oprah
- 63 anni
- 3 miliardi di dollari di patrimonio
- #21 tra le donne più potenti (2016)
- #2 tra le americane che si sono fatte da sole (2016)
- #569 tra le persone più ricche (2016)
La corsa di Oprah, l’incubo di Trump
La prima volta in cui la Winfrey ha fatto endorsement è stato nel 2008 con Barack Obama. Lo scorso anno ha sostenuto Hillary Clinton, ma non è mai andata oltre. Cosa succederebbe, allora, se Oprah cambiasse idea? Sarebbe un incubo per Trump, si legge in un editoriale del Boston Herald. “Nonostante abbia una popolarità del 100%, il suo periodo d’oro è sbiadito” e forse, come ha osservato Alan Schroeder, professore della Northeastern University e autore di “Celebrity-in-Chief: How Show Business Took Over the White House”, “il vero dubbio è che sia rimasta troppo a lungo sotto i riflettori”. Tuttavia Oprah Winfrey è molto apprezzata: è la quarta donna più ammirata al mondo dopo Hillary Clinton, Michelle Obama e Angela Merkel, secondo la società di ricerca Gallupp. Ma soprattutto, “al contrario della Clinton, sa come entrare in contatto con il suo pubblico. La gente si fida di lei”, si legge ancora sul Boston Herald. Ciò non solo “l’aiuta a vendere libri e a creare seguito nelle campagne che lancia, ma le darebbe un notevole vantaggio in ambito elettorale”
Michelle, Zuckerberg e Kanye West, i 'non candidati' che potrebbero vedere in corsa
Tuttavia l’inaspettata vittoria di Donald Trump ha dato vita a una serie di speculazioni che vedono star della musica e celebrity decise a sfidare il presidente nel 2020.
Il guru Mark Zuckerberg
Tra i nomi più altisonanti c’è quello del fondatore di Facebook Mark Zuckerberg. Un’ipotesi circolata a gennaio che sembrava corroborata da tre indizi fondamentali:
- Un tour che durerà un anno e che tocca tutti i singoli stati americani
- La sua assenza al pranzo organizzato da Trump a New York per fare pace con i leader della Silicon Valley. Al suo posto è andata la sua vice Sheryl Sandberg.
- Un accordo fatto qualche mese fa con gli azionisti che gli consente di mantenere la guida e il controllo assoluto del social network anche in caso di un impegno politico
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La smentita è arrivata qualche settimana dopo sul sito Buzzfeed. "Zuckerberg si sta preparando per una battaglia politica" - ha sottolineato una fonte che aveva parlato con il 32enne fondatore di Facebook - "ma come privato cittadino si è concentrato sugli obiettivi che ha già delineato attraverso l'iniziativa Zuckerberg Chan. Non c'è assolutamente alcuna possibilità che Mark scelga di avere un ruolo più forte nel sistema e nel dibattito politico". ma comunque la politica Usa ha insegnato che non bisogna mai dire mai.
L'ex first lady Michelle
Prima di Oprah, un’altra potentissima afro-americana era data per papabile nella corsa alla Casa Bianca: l’ex first lady Michelle Obama. Qualcuno aveva anche ipotizzato che, a pochi mesi dalla conclusione della campagna elettorale, potesse sostituire la candidata democratica Hillary Clinton in crisi di consenso dopo il caso della polmonite tenuta segreta. Semplici rumors: Michelle non era e non è tutt’ora interessata a guidare il Paese. In futuro chissà.
Il rapper Kanye West
Tra i più eccentrici e improbabili aspiranti candidati alla Casa Bianca c’è anche il rapper Kanye West. L’idea era partita dalla stessa star che nel 2015 annnunciò la sua candidatura alla corsa per le elezioni del 2020. Nessuno lo prese sul serio: il solito Kanye West, pensarono. Ma lui continuò a insistere. Nel novembre 2016, nel bel mezzo di un concerto, dichiarò: “Se avessi votato, avrei scelto Trump”. Pochi giorni dopo fu ricoverato in una clinica per esaurimento e appena fu dimesso incontrò il neo-eletto presidente. Al termine della visita fece intendere ai giornalisti che non aveva più intenzione di candidarsi.