Il presidente russo, Vladimir Putin, intende consegnare agli Stati Uniti Edward Snowden, l'ex tecnico informatico americano che denunciò il programma di sorveglianza segreto della National Security Agency americana, come "regalo" per il nuovo presidente Donald Trump. Lo sostiene l'emittente americana Nbc, che cita due fonti diverse dell'intelligence Usa.
Snowden ironizza: è la prova che non collaboro con Mosca
Snowden ha reagito con un'ironia che suona anche come un avvertimento a Mosca a questa indiscrezione: "Finalmente: è la prova inconfutabile che non ho mai collaborato con l'intelligence russa", ha scritto su Twitter. "Nessun Paese consegna le sue spie, perché gli altri avrebbero paura di essere il prossimo". Il suo avvocato Ben Wizner, dell'Unione Statunitense per le Libertà Civili (Aclu), ha aggiunto di non essere a conoscenza delle presunte intenzioni del Cremlino e di "non avere alcun motivo di preoccupazione".
L'ex consulente dell'intelligence americana - che ha svelato i programmi statunitensi di spionaggio di massa condotti dalla Nsa - vive in esilio a Mosca in un luogo segreto per evitare di essere processato negli Usa. La Russia gli ha dato asilo politico nel 2013 e nel 2014 gli è stato concesso un permesso di soggiorno temporaneo di un anno, poi prolungato di due. Nel 2013 Trump aveva detto che Snowden è una "spia" e un "traditore" e che dovrebbe essere giustiziato", una linea ripetuta anche dal direttore della Cia, Mike Pompeo
Here’s what @snowden told me about the possibility of Putin handing him over as a good will gesture to the Trump administration. pic.twitter.com/LdoxE7cYvA— Katie Couric (@katiecouric) 10 febbraio 2017
In un articolo pubblicato il 18 gennaio su The Cypher Brief, era stato l'ex vicedirettore e direttore ad interim della Cia Michael Morell a suggerire l'idea che Snowden fosse un regalo perfetto. "Le (sue, ndr) rivelazioni hanno portato a un dibattito pubblico che ha prodotto alcuni cambiamenti sensibili, ma hanno causato danni sostanziali per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti nel suo complesso" scriveva Morell.
"Ho visto questo danno con i miei occhi prima di ritirarmi dalla Cia a fine estate del 2013. Ho visto di persona come l'Isis abbia beneficiato di queste informazioni. Altri ex funzionari dell'intelligence di alto livello, in particolare l'ex direttore del National Counterterrorism Center, Matt Olsen, hanno detto la stessa cosa.
Alti funzionari dell'intelligence attuali hanno testimoniato davanti al Congresso a proposito del danno subito e nel 2016 una commissione bipartisan su Snowden concluso che il danno causato è stato grave. Ci sono un sacco di ragioni per cui per Putin avrebbe senso regalare Snowden" a Trump.
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