L’Ue, il sistema economico globalizzato e la Nato: tutto da rifare. Ne è convinta Marine Le Pen, che ha aperto la sua campagna elettorale verso l’Eliseo, presentandosi a Lione “in nome del popolo” francese e con uno slogan, “La France avant tout”, che strizza l’occhio all’”America first” di Donald Trump. Per riuscire a riportare il Paese ai vecchi fasti la leader populista ha intenzione di rompere i legami con Bruxelles, in quello che appare il più importante tra 144 impegni che Le Pen ha dichiarato di volersi assumere con i francesi. Il programma ricalca quello già presentato nel 2012, quando incassò 6 milioni di voti che tuttavia non bastarono a superare il ballottaggio. Secondo i sondaggi, la leader del Fn, è in testa per il primo turno del 23 aprile, ma è perdente al ballottaggio. A Lione ad acclamarla c'erano tremila persone.
Ecco i 6 punti fondamentali del programma di Marine:
- L’Uscita dall’Ue: “Se sarò eletta convocherò entro sei mesi un referendum per la Frexit”, ha promesso la leader del Front National sostenendo che “la Ue è un fallimento, non ha mantenuto alcuno dei suoi impegni. Peggio, ci ha messo sotto tutela, ci tiene con il guinzaglio corto”. “Mi auguro – ha continuato - che il progetto europeista diventerà un brutto ricordo”. Parallelamente, se sarà eletta Le Pen lavorerà all'abbandono dell’euro, o meglio – come si legge nel documento – a “una reintroduzione della moneta nazionale”. “Rimanendo nell’euro si paralizza la nostra economia, si mantiene la disoccupazione di massa e si dà all’Ue la leva per imporre le sue visioni, le sue linee guida inette, i suoi milioni di migranti”
"Si l'UE ne se soumet pas, alors je demanderai aux Français de voter au référendum pour se démettre de ce cauchemar." #AssisesMLP pic.twitter.com/El9NzjtSWS
— Marine Le Pen (@MLP_officiel) 5 febbraio 2017
- Il rovesciamento del sistema economico e finanziario: Il sistema globale capitalista che crea nuovi schiavi per fabbricare prodotti da vendere a disoccupati non funziona più, "è al capolinea"
"Le mondialisme économique revient à faire fabriquer par des esclaves pour vendre à des chômeurs !" #AssisesMLP pic.twitter.com/350XhfWSXf
— Marine Le Pen (@MLP_officiel) 5 febbraio 2017
- Patriottismo economico: non basta il ritorno al franco per reindustrializzare la Francia. Il programma prevede anche l’introduzione di un’imposta del 3% sulle importazioni che dovrebbe rendere 15 miliardi l’anno. “Questi soldi li utilizzeremo per aumentare salari e pensioni inferiori ai 1.500 euro netti mensili. In media, queste persone ne otterranno 1.000 in più all’anno", ha spiegato la leader dell'estrema destra.
"La relocalisation de nos productions passe par le protectionnisme intelligent et le patriotisme économique." #AssisesMLP pic.twitter.com/QON14HT8rI
— Marine Le Pen (@MLP_officiel) 5 febbraio 2017
- Terrorismo e sicurezza: nelle 144 proposte non c’è più spazio al blocco dei migranti, invocato nel 2012. Oggi Le Pen propone di “assimilare” 10mila persone all’anno (contro le 40mila di oggi). Tuttavia “quelli che sono venuti in Francia devono aspettarsi la Francia, non pretendere di trasformarla nel loro Paese d’origine. Perché se volevano vivere come a casa loro, dovevano restarci”. "Siamo in guerra contro il fondamentalismo islamico", sostiene la leader del Front National, secondo cui il jihadismo rappresenta una globalizzazione conquistatrice. Attraverso il terrorismo, questa forza "fa strage di massa" e "vuole cancellare un sistema di valori". Non è possibile che in alcuni quartieri delle principali città straniere "alle donne sia vietato portare la minigonna o andare nei bistrot". Sul fronte della sicurezza, la leader del Front National ha evocato “i dispositivi legali dello stato di guerra”. Poi ha aggiunto, “gli stranieri schedati S (cioè i sospetti radicalizzati) verranno ricondotti alla frontiera, mentre ai cittadini con la doppia nazionalità verrà tolta quella francese”.
"Nous n’entendons pas demander aux Français de s’habituer à vivre avec l'horreur du terrorisme islamiste !" #AssisesMLP pic.twitter.com/DFusrUXAh2
— Marine Le Pen (@MLP_officiel) 5 febbraio 2017 - L’addio alla Nato: la leader dell’estrema destra francese ha annunciato l’abbandono “del comando militare integrato della Nato”, affinché ”la Francia non sia trascinata in guerre che non sono le sue”.
"Si l'UE ne se soumet pas, alors je demanderai aux Français de voter au référendum pour se démettre de ce cauchemar." #AssisesMLP pic.twitter.com/El9NzjtSWS
— Marine Le Pen (@MLP_officiel) 5 febbraio 2017
- Priorità nazionale: Marine Le Pen propone ai francesi una riforma costituzionale che introduca il concetto di "priorità nazionale” nel testo. In questo modo i cittadini francesi avranno una corsia preferenziale per quanto riguarda l’assegnazione delle case popolari, mentre verrà applicata una tassa sui contratti di lavoro dei cittadini stranieri.