Sarebbe stato più facile immaginare il contrario, ma chi si è seccato veramente per la gaffe della Casa Bianca, che ha confuso il premier britannico Theresa May per la quasi omonima diva del cinema a luci rosse Teresa May, è quest'ultima. Ora l'attrice, comunicando trumpianamente dal suo account twitter che ha denominato, a scanso di equivoci, "@realteresamay", mette in guardia chiunque dal perseverare nell'irritante confusione. Sono già scattate le prime querele. "Fate attenzione", avverte i fan, "nominate @theresa_may in un tweet rivolto a me e io vi banno. Mi dispiace, ma la cosa è stancante. Io non mi occupo di politica".
Poi: "Per colpa di quegli idioti che non conoscono la differenza tra me e i premier, mi trovo con l'account intasato". Ancora più tardi, visto che evidentemente il primo altolà non ha sortito gli effetti sperati, ribadisce: "Una volta per tutte: se fate il nome del primo ministro per qualsiasi ragione, VI BANNO". Quando è troppo è troppo, e sta piovendo la prima azione legale. Vittima il giornale britannico Daily Telegraph, colpevole di avere accostato una foto in lingerie della May che non fa politica a quella della May che fa politica con il collo del cappotto allacciato fin sotto le orecchie. Impossibile confonderle l'una per l'altra, ma la May che non si occupa di politica vuole il suo, e reclama i diritti di copyright dell'immagine. Risultato, il Telegraph si arrende e lei twitta a futura memoria: "Faccio causa a chiunque usi una foto di mia proprietà". E guai a chi mi confonde con l'altra.