Dopo l'ammissione di aver denunciato Giulio Regeni al ministero dell'Interno sospettando che fosse una spia, spunta un video che inchioda Mohamed Abdallah, il capo dl sindacalisti degli ambulanti del Cairo che il giovane ricercatore italiano considerava una fonte affidabile ed era invece un informatore delle forze di sicurezza.
Nel video, mandato in onda dall'emittente "Sada El Balad", l'uomo chiede denaro per curare la propria moglie malata di cancro: Regeni rifiuta, parlando in buon arabo. "Primo video di Regeni con il presidente del sindacato dei venditori ambulanti", è scritto in sovrimpressione. Secondo gli inquirenti italiani, riporta TgCom24 il filmato è stato girato con apparecchiature in uso alle forze di sicurezza o di polizia. Le immagini sono state realizzate verosimilmente con una micro telecamera inserita in un bottone e non con un telefonino.
Cosa si sono detti Giulio e l'uomo che lo ha tradito
Regeni: Tu sei convinto che io possiedo molta autorità. In verità io non ho alcuna autorità! il programma parte dalla Gran Bretagna. Io non conosco le persone operanti all’interno dell’istituto competente per i soldi! Che posso fare? Vuoi che gli scrivo una mail dicendogli che ci servono i soldi subito perché fra due settimane c’è la ricorrenza del 25 gennaio?! (ultima frase detta ironicamente N.d.T.).
Abdallah: Si può fare?
Regeni: Ma certo che no. Per me non è professionale.
Regeni: Eh lo so. Capisco. Io … col mio tempo (frase senza senso, detta in un arabo scorretto e quindi incomprensibile N.d.T.). Non ho nessuna autorità. Io sono solamente uno straniero in Egitto. Sono un ricercatore e mi interessa procedere nella mia ricerca - progetto. Io, Giulio, il mio interesse è questo. E mi interessa che voi come venditori ambulanti fruiate del denaro in modo ufficiale, come previsto dal progetto e dai britannici. Questo è l’importante per me.
Abdallah: Ok.
Regeni: Non ho altri interessi. E mi auguro che sia lo stesso obiettivo di quelli del Centro.
Regeni: Ah ok. No, allora, io questo voglio saperlo da te! Voglio che proponi idee \ proposte e dopodiché discutiamo i particolari. Ho però prima bisogno di idee \ proposte come, ad esempio: disponiamo dei soldi, per quanto siano pochi, e vogliamo usarli che ne so … in … (e mima con le mani la forma di una struttura N.d.T.).
Abdallah: No … allora … Giulio … non riesci a capirmi! Questi soldi li useremo in progetti di affitto di spazi per bancarelle eccetera, oppure li useremo per progetti politici per promuovere la libertà …
Regeni: Fare politica la vedo difficile in questo frangente!
Regeni: Allora, se sul piatto si mette una buona idea e intendiamo ottenere sovvenzionamento, sempreché ce li concedano, mi auguro di sì, allora ci saranno eventualmente molti progetti provenienti da diverse parti del mondo per i quali poter ottenere del denaro. Quindi, quello che voglio spiegare è che la cosa non è sicura al cento per cento, ma dobbiamo tentare e sperare. Se noi sul piatto abbiamo delle idee, magari proveniente, ad esempio, da te, allora, una volta ottenute le informazioni (relative alle eventuali idee e progetti N.d.T.) …
Abdallah: Informazioni relative a cosa, tipo cosa? Così incomincio a reperirle. Mi metto subito all’opera.
Abdallah: No, non ero teso \ preoccupato \ ansioso. Giulio, ascolta. Noi ormai siamo amici, giusto? Io ho una situazione familiare disagiata. Mia figlia è stata operata il cinque. Mia moglie deve essere operata per cancro. Per cui io sono disposto a buttarmi su qualsiasi cosa, l’importante che ne escano fuori dei soldi!
Regeni: Senti, Mohammed, questi soldi non sono i miei. Io non posso utilizzarli a mio piacimento perché sono un accademico e non posso comunicare all’istituto britannico che intendo usare i soldi per fini personali. Si creerebbe un grande problema per i britannici!
Abdallah: Ma non c’è una scappatoia per poter utilizzarli a fini personali?
Regeni: Non so che dirti! Questi soldi provengono tramite me, ma dalla Gran Bretagna e dal Centro Egiziano. E da quest’ultimo ai venditori ambulanti. Non c’è altra via!
(pausa caffè N.d.T.) altri 30 secondi
Abdallah: Dico bene?
Regeni: Giusto.
Abdallah: Seconda cosa, mia figlia ha subito un intervento e necessità di essere sottoposta ad un ulteriore intervento e quindi mi trovo in condizioni di bisogno economico.
Regeni: Mi dispiace, ma questa è un’altra questione. Io non so cosa dirti in relazione ai soldi! Soldi che, tra l’altro, potrebbero arrivare dopo marzo e non adesso. Non possiamo fruire di altri soldi prima dell’arrivo dei soldi dell’istituto britannico!
Nel dialogo, come riporta Repubblica, i due parlano del progetto della Fondazione Antipode, l'associazione britannica che aveva messo a disposizione sino a diecimila sterline per partecipare a un progetto sociale destinato, soprattutto, ai paesi in via di sviluppo.
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