Roma – E’ una guerra a colpi di atti parlamentari e smentite via Twitter quella che stanno combattendo Edward Snowden e il Comitato di controllo sull’operato dei servizi di intelligence (House of Intelligence – HPSCI) della Camera Usa. A innescare la miccia, il rapporto del Comitato sulle rivelazioni dell'ex dipendente dell’Agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti (NSA) che lo accusa, tra le altre cose, di essere al soldo dei russi.
Le accuse del HPSCI
Nel rapporto di 33 pagine resio desecretato il 22 dicembre (ma in parte ancora censurato), si legge che la maggior parte dei documenti (circa 1,5 milioni) che l'allertatore civico più famoso al mondo ha trafugato, "non hanno alcun collegamento con programmi che possono limitare la privacy o le libertà civili". “Piuttosto contengono informazioni cruciali su programmi di difesa e di intelligence, di grande interesse per i nemici dell’America”. In sostanza, è l'accusa del comitato, Snowden non avrebbe agito in nome della libertà, ma per conto di servizi ostili se non addirittura nemici. Contestazioni alle quali Snowden ha risposto con una lunga serie di tweet, inframmezzate da una foto di lui con la moglie con cappellini da Babbo Natale e un 'secchiello' di pollo fritto KFC che ha scatenato un'altra ondata di polemiche alle quali, questa volta, ha risposto con ironia.
Ma per comprendere la portata dei rilievi del Comitato bisogna fare un passo indietro e ricordare chi è il protagonista della vicenda.
Edward Joseph Snowden è l'uomo che ha rivelato al mondo i dettagli dei segretissimi programmi di sorveglianza di massa del governo statunitense. Ex esperto informatico della Cia, diventato poi consulente della National Security Agency (Nsa), la superagenzia per la sicurezza nazionale, attraverso la collaborazione con Glenn Greenwald, giornalista del 'Guardian' che ha pubblicato una serie di denunce sulla base delle sue rivelazioni (che sono valse il Pulitzer a lui e al suo giornale), Snowden ha rivelato informazioni di intelligence segretissime, tra cui il programma di intercettazione telefonica tra Stati Uniti e Unione europea e numerosi programmi di sorveglianza di Internet.
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A lungo si è dibattuto sul suo ruolo: se sia stato una 'talpa', una spia al soldo di servizi stranieri o, come ritiene l'Accademia della Crusca, un 'allertatore civico'. Ecco quali sono le conclusioni del comitato Usa di controllo sui servizi di intelligence.
- Snowden non ha sottratto documenti che hanno attinenza con le libertà civili, ma con programmi militari e di intelligence di interesse per i nemici dell'America
- Non è un whistleblower (allertatore civico, come lo ha tradotto la Crusca)
- E' un bugiado seriale
- Era un dipendente insoddisfatto che litigava in continuazione con i superiori
- Le sue rivelazioni hanno danneggiato in modo gravissimo la sicurezza nazionale americana
Dopo la pubblicazione del rapporto è arrivato il commento di Lynn Westmoreland, presidente della sottocommissione parlamentare sulla Nsa e la Cybersecurity: "Il popolo americano ha tutto il diritto di conoscere l'entità del danno causato da Edward Snowden. Non ha solo minacciato i rapporti con tutto il mondo, ma ha ridotto la capacità dei nostri alleati di contrastare gli attacchi terroristici. Il danno è pesato inoltre sulle tasche dei contribuenti In definitiva il rapporto mostra che Snowden non è di certo un eroe".
"Un mucchio di falsità", Snowden ribatte punto per punto
Ecco come Edward Snowden, in un fiume di tweet, rimanda le accuse al mittente. Iniziando con l’etichettare l’intero rapporto come una grande “falsità”.
- “Dopo tre anni di indagini e milioni di dollari, non sono riusciti a presentare uno straccio di prova su scopi dolosi. Wow”. E per dimostrare l’infondatezza del rapporto, scomoda il tre volte premio Pulitzer e giornalista del Washington Post, Barton Gellman che proprio da Snowden ricevette il materiale scottante che fece il giro del mondo. Lo stesso Gellam, definisce il rapporto fortemente “disonesto”, analizzando vari punti.
- Poi Snowden risponde all’accusa più pesante, quella sui suoi presunti legami con la Russia, dove risiede con un particolare permesso di soggiorno di tre anni concesso nell'agosto 2014. A indicare quanto sia 'viziata', secondo lui, la prospettiva dell’HPSCI è la completa “omissione del mio noto e ben documentato criticismo nei confronti della politica russa”, scrive Snowden allegando un articolo di Bloomberg sul tema. Non solo: “sostengono, senza alcuna prova, che sono in combutta con i russi. Tutti sanno che è falso”. E il livello delle fonti da loro utilizzate, è lo stesso del “senatore Klintsevich che ha sostenuto che a sparare all’ambasciatore russo ad Ankara è stata la Nato”.
- Altra accusa: “Sarei andato in Cina mentre ero in visita in Giappone. Non è mai accaduto, nemmeno in transito. E questo il governo Usa lo sa per via del controllo passaporti”. Lì “avrei partecipato a una conferenza di hacker, incontrato alcuni di loro e poi detto a persone dell’NSA quanto magnifica fosse la Cina. Falso e folle”.
- “Potrei continuare senza smettere mai. E’ un’infinita parata di falsità così difficile da credere da sembrare una parodia”. “Il cuore delle accuse non ha base scientifica ed è contrario al senso comune”
- “Hanno catalogato come sbagliate alcune delle cose migliori che io abbia mai fatto"
- "Ultima nota: il rapporto dell’HPSCI ammette che ho abbandonato hard drive invece che correre il rischio di portarli con me in Russia. Sono felice che questa cosa sia stata stabilita!”
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