La vittima parla con un accento bresciano e regge un cartello con la data del 15 novembre 2016; viene anche inquadrato il passaporto di Zanotti, nato nel 1960 a Marone, in provincia di Brescia, di cui si sarebbero perse le tracce diversi mesi fa mentre si trovava in Turchia.
La Farnesina ha riferito che l'Unità di Crisi è a conoscenza del video da diversi giorni ed è contatto con i familiari del 56enne, l'ex moglie e le figlie. Il ministero degli Esteri ha aggiunto che il caso è seguito con tutte le autorità competenti.
Procura Roma indaga sul sequestro
Sequestro di persona con finalità di terrorismo: è questa l'ipotesi di reato formulata dalla Procura di Roma che da alcuni mesi sta indagando sulla scomparsa di Zanetti. Una scomparsa che presenta indubbiamente alcune anomalie: non sono chiari i motivi per cui l'uomo - che non è né medico né giornalista - intorno alla metà dello scorso aprile, sia partito alla volta della Turchia in una località a poca distanza dal confine con la Siria. Non si conosce il motivo di questa trasferta e non si sa neppure quando sia avvenuto il sequestro. Stando alle prime informazioni acquisite dal pm Sergio Colaiocco, titolare del procedimento, non è noto neppure il luogo del rapimento e sino ad oggi nessuna organizzazione ha rivendicato alcunché. La scorsa primavera era stata la ex moglie di Zanetti a segnalarne la scomparsa: l'uomo doveva rientrare in Italia il 17 aprile e invece di lui non si erano avute più notizie. Neanche gli amici sarebbero stati in grado di spiegare le ragioni di questo suo improvviso viaggio all'estero.