Roma - Individuato il modulo Schiaparelli sulla superficie di Marte. Lo ha fotografato una sonda della Nasa, la Mars Reconnaissance Orbiter, che ha rilevato "cambiamenti di immagine sulla superificie di Marte legato al modulo Exomars".
Lo rende noto l'Esa, che ha anche pubblicato un video del punto di impatto di Schiaparelli sulla superificie marziana.
Ecco perché la sonda si chiama Schiaparelli
LA SEQUENZA DI DISCESA
Durante i primi tre minuti della discesa, l'atmosfera marziana ha rallentato la sonda protetta dal calore prodotto dall'attrito dallo scudo termico che progressivamente è stato consumato. Alle 16,45 la sonda era a circa undici chilometri dal suolo e la sua velocità si era essere ridotta a soli, si fa per dire, 1.700 chilometri orari. A questo punto si è aperto il paracadute supersonico di 12 metri di diametro che si trova a bordo di Schiaparelli. Dopo soli 40 secondi, quando la navicella ha smesso di oscillare e la velocità è scesa a circa 250 chilometri orari, è stato espulso il paracadute e contemporaneamente anche lo scudo anteriore di protezione. E' stato quindi possibile far entrare in funzione i radar istallati a bordo della sonda che hanno verificato la posizione e la velocità di discesa sia verticale che orizzontale della sonda. Le informazioni raccolte dal radar di bordo sono state usate dal sistema di controllo dei motori che si accenderanno per assicurare una ulteriore frenata di Schiaparelli e una sua discesa verso il suo marziano nella posizione più corretta possibile. Al termine della discesa, quando in Italia erano le16.48 ad appena un paio di metri dal suolo di Marte, i razzi, alimentati ad atrazina, si sono attivati e Schiapparelli si è posata su Marte al riparo solo di una struttura deformabile che dovrebbe averne attenueato gli effetti dell'urto. (AGI)
(AGI)