Londra - Jeremy Corbyn e' stato rieletto leader del Partito Laburista britannico dopo le elezioni interne in cui ha battuto il deputato Owen Smith. Corbyn si e' imposto con facilita' sul rivale (61,8% dei voti contro 38,2%), confermando cosi' il mandato alla guida del partito, alla cui testa e' stato eletto per la prima volta nel 2015. Corbyn e' stato rieletto grazie all'appoggio della base e con l'opposizione della gran parte dei suoi deputati, che non ha saputo convincere del suo progetto anti-austerity. E' stata la seconda votazione interna da quella del 12 settembre del 2015.
L'anno scorso Corbyn fu eletto contro tutti i pronostici con il 60% dei voti, leggermente meno di oggi, a sorpresa molto davanti agli altri tre candidati, grazie all'appoggio dei militanti, ma praticamente senza l'appoggio del gruppo parlamentare. E da allora poco e' cambiato. Sessantasette anni, tre decenni di carriera come deputato dell'ala sinistra, non e' riuscito a unificare i suoi colleghi attorno a una visione socialdemocratica, favorevole alle nazionalizzazioni e al welfare, contrario alle guerre e alle armi nucleari.
La gran parte dei deputati, molti dei quali legati al New Labour dell'ex premier Tony Blair, in questi mesi lo ha contestato, perche' considerano il suo bagaglio ideologico troppo radicale e sospetto il suo pacifismo. Corbyn non ha conquistato neppure la stampa, la gran parte della quale gli ha voltato le spalle. La sua linea pero' ha messo in moto una valanga di nuove iscrizioni al partito, che adesso sfiora i 650mila membri, piu' che qualunque altro partito europeo, e la ripresa del laburismo come movimento sociale. (AGI)