Roma - "La mossa di Haftar acuisce le tensioni e le divisioni nel Paese, e' un'iniziativa divisiva": l'ambasciatore Giorgio Starace, inviato speciale del governo italiano per la Libia, non ha esitazioni nel censurare l'attacco delle truppe al comando del generale Khalifa Haftar alle installazioni petrolifere libiche. "E' importante mantenere l'autorita' di Tripoli: Haftar deve obbedire a queste entita'", ha esortato Starace parlando con l'AGI. "E' fondamentale riaffermare la legittimita' del Consiglio presidenziale e del governo di unita' nazionale come le sole autorita' ed evitare un conflitto in Libia tra libici". "Haftar e' stato scaltro perche' ha approfittato di un momento di calma", le feste musulmane (prima l'hajj, poi la festa del sacrificio), ha proseguito il diplomatico.
"D'altra parte ha un intero contingente di soldati sudanesi, mercenari al soldo; e in Libia se ha gli uomini riesce a fare la differenza". L'obiettivo e' avviare trattative in tempi rapidissimi. "Ma se negoziera', Haftar lo fara' da una posizione di forza". "Faremo di tutto per evitare lo scontro - prosegue Starace - ma coloro che hanno mosso le fila, devono scendere a piu' miti consigli". Tra l'altro, ricorda, le forze del governo di unita' nazionale libico si stanno da tempo scontrando con l'Isis e il controllo di Sirte, un tempo di roccaforte dei jihadisti, non e' ancora completo. Le milizie di Misurata, alleate del premier Fayez al Serraj, "devono ancora completare il lavoro a Sirte". "Magari ci vorra' tempo per uno scontro diretto con Haftar, se devono prima organizzarsi e trovare alleati". (AGI)