Londra - A due giorni dall'attesissimo referendum sulla Brexit (l'uscita o la permanenza del Regno Unito nell'Ue), che il mondo intero segue con spasmodica attenzione, lo storico stadio di Wembley, teatro di memorabili partite di calcio, sarà teatro del duello tra pro-Ue e anti-Ue.
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Brexit: 53% contro 46% a favore
Campioni della 'singolar tenzone' l'ex sindaco di Londra, il conservatore (che usa la Brexit per guidare la fronda interna al premier David Cameron) Boris Johnson, ed il suo successore, il laburista Sadiq Khan, difensore del 'remain'. I sondaggi danno le due fazioni testa a testa con vantaggi contro la Brexit statisticamente irrilevanti.
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Nello scontro - che vede tra le possibili vittime della Brexit l'economia britannica - si è inserito uno che se ne intende: il magnate George Soros. Il finanziere (ora filantropo) di origini ungheresi che nel 1992 scommise contro la sterlina e la lira e vinse affossando le due valute nella peggiore crisi dell'allora Sme, ritiene che la vittoria della Brexit portera' al crollo del 'pound': "Vedremo una settimana finire con un venerdi' nero' (il gionro dopo il voto) e gravi conseguenze per la gente comunque", ha scritto Soros sul Guardian. Progressista Guardian che oggi si è schierato senza riserva a favore del 'remain' mentre sul fronte opposto il conservatore Daily Telegraph si e' espresso per la Brexit. (AGI)