Londra - Controsorpasso del fronte del no alla Brexit sull'onda dell'emozione per l'uccisione della deputata europeista Jo Cox: nel primo sondaggio realizzato dopo l'agguato alla parlamentare, i favorevoli alla permanenza del Regno Unito nell'Unione Europa hanno superato di tre punti
Il rilevamento dell'Istituto Survation per il settimanale Mail on Sunday da' la campagna Remain in testa con il 45% dei suffragi rispetto al 42% del 'Leave' (il precedente sondaggio Survation dava gli stessi numeri ma a parti invertite). Tra l'altro, il Mail, tradizionalmente di posizioni conservatrice, invita a votare i suoi elettori per rimanere nell'Ue.
Pure un sondaggio del Sunday Times mostra che i favorevoli alla permanenza nell'Ue sono ora in lieve vantaggio sui contrari, ma aggiunge che nonostante il sondaggio sia basato su interviste fatte tra giovedi' e venerdi', a far cambiare le posizioni degli elettori non e' stata l'uccisione della deputata laburista ma la preoccupazione per l'impatto economico della Brexit.
Gli esperti comunque avvertono che i sondaggi in questa fase sono 'too close to call', con risultati cioe' troppo ravvicinati per essere indicativi sull'esito della consultazione.
Intanto è ripresa la campagna referendaria sulla Brexit sospesa per lutto dopo l'omicidio nello Yorkshire. In serata il premier, David Cameron, rispondera' alle domande del pubblico in diretta sulla Bbc; e appariranno in programmi televisivi diversi esponenti politici, tra cui il leader euroscettico Nigel Farage e quello laburista, Jeremy Corbyn. Uno dei principali quotidiani britannici, il Telegraph, ha dato voce a due tra i protagonisti, entrambi conservatori, ma su fronti contrapposti. In un articolo, il premier rende omaggio agli sforzi della deputata laburista uccisa, Jo Cox, per mantenere la Gran Bretagna nell'Ue e aggiunge che il Paese e' di fronte a "una scelta esistenziale" dalla quale "non si torna indietro". Gove invece fa un appassionato appello agli elettori perche' si liberino dal giogo di Bruxelles, il leader della campagna Vote Leave assicura che l'economia volera' e che non ci sara' alcuna recessione: votate dunque "per la speranza", invita. (AGI)