Teheran - La coalizione di candidati riformisti e moderati che appoggia il presidente Hassan Rohani ha vinto anche il secondo turno delle elezioni legislative svoltesi venerdi' in Iran: i primi risultati sono ancora parziali ma concordanti: la lista Speranza dei riformisti e moderati si sarebbe portata a casa almeno 33 dei 68 seggi in lizza (290 i seggi del'assemblea legislativa, il Majlis). Secondo i dati dell'agenzia Fars, vicina ai conservatori, i riformisti e moderati hanno ottenuto almeno 33 seggi e 21 i conservatori. L'agenzia Tasnim, vicina anch'essa ai conservatori, assegna 35 seggi alla coalizione dei riformisti e moderati.
L'esito del ballottaggio non assegna comunque a nessuno dei due fronti la maggioranza. Sommando i voti conquistati al primo tunro del 26 febbraio i riformisti filo-Rohani controllano 128 seggi su 290, 4 in piu' rispetto ai conservatori, che avevano stravinto alle precedenti elezioni del 2012. I rimanenti 38 seggi sono andati ai candidati indipendenti, nuovo ago della bilancia, che piu' facilmente si schiereranno con la posizioni riformiste di Rohani facilitando alcune riforme. Il tutto tenendo conto che nel Paese l'ultima parola spetta alla Guida Suprema, l'aytollah Ali Khamenei. Khameni che, insieme ai 'guardiani della rivoluzione', i Pasdaran da lui controllati, ha denunciato come gli Stati Uniti non stiano onorando la loro parte dell'accordo sul nucleare. Soprattutto per Teheran Washington sta impedendo alle banche americane di fare affari con Teheran a partire dallo scongelamento dei circa 100 miliardi di asset iraniani presenti nei forzieri americani.