Roma - Si continua a morire sulle rotte dei migranti. Circa 400 persone, in gran parte somali, sarebbero annegate nel Mar Mediterraneo al largo delle coste egiziane, nel tentativo di arrivare in Italia: in gran parte giovani somali, ma anche etiopi ed eritrei. I quattro malconci barconi su cui erano a bordo sarebbero andati a fondo. In queste ore frenetiche si cerca la conferma dalle autorita' egiziane. Un corrispondente della Bbc in Kenya avrebbe parlato con i parenti di tre giovani somali tra i naufraghi. L'ambasciatore somalo in Egitto sta svolgendo verifiche sull'accaduto. Alcuni sopravvissuti sarebbero stati portati su isole greche.
Gommone in avaria nel Canale di Sicilia, 6 morti e 108 in salvo
Anniversario tragico dunque, considerato che un anno fa, a poche miglia di Lampedusa, morirono 800 persone. Non basta. Domenica, sempre nel canale di Sicilia, dinanzi alla costa libica, e' stato intercettato un barcone alla deriva con sei cadaveri a bordo: due persone sono morte nelle concitate fasi di salvataggio e sarebbero almeno 21 i dispersi. Il barcone e' stato intercettato a circa 30 miglia a nord da Sabratha: era semiaffondato e col motore fuori uso. Tra i 108 sopravvissuti persone del Gambia, della Guinea Bissau, della costa d'Avorio, del Togo, Nigeria, Senegal, Mali, Sudan, Etiopia ed Eritrea. Le operazioni di salvataggio sono state rese difficoltose dal vento forza 5-6 e da onde alte due metri. Il barcone aveva viaggiato nove ore prima, ormai in balia delle onde, che fosse raggiunto dal mezzo di soccorso che poi ha fatto rotta verso Lampedusa.
A marzo in Italia 9600 sbarchi
Di fronte alle continue tragedie, "c'e' veramente bisogno di pensare", ha commentato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Una ragione in piu' per noi per dire all'Europa che in questo momento non deve innalzare muri, ma moltiplicare i propri sforzi", gli ha fatto eco il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Bisogna "fare di piu'", ha invocato Federica Mogherini, anche lei a Lussemburgo per il Consiglio affari Esteri Ue. Per Mogherini in questo anno "molto e' stato fatto, ma molto resta ancora da fare"; e la soluzione, ha ricordato, passa anche per la "dimensione esterna" del fenomeno. E' il riferimento al 'migration compact' proposto dall'Italia di cui si parlera' nella riunione odierna: una 'soluzione' italiana, che passa per un piu' forte parternariato con i Paesi africani di transito e origine, in modo da arginare il fenomeno. "L'idea - ha spiegato ancora Gentiloni - e' quella di moltiplicare impegni e investimenti nei Paesi africani e in cambio coinvolgere quelli stessi Paesi in attivita' per ridurre i flussi migratori e controllare maggiormente l'attivita' dei trafficanti". E il portavoce dell'esecutivo comunitario oggi ha assicurato che il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, apprezza la proposta italiana.
Mogherini "oggi triste anniversario, fare di più"
(AGI)