Tripoli - E' stata assalita nella notte a Tripoli da un gruppo di uomini armati la casa di Ahmed Maitiq, vicepresidente del Consiglio presidenziale libico designato dall'Onu, uno dei cinque vicepremier del cosiddetto governo di unione nazionale. Secondo fonti della sicurezza, sono morte almeno di due guardie del corpo e altre tre sono state ferite. Altre tre guardie sono state sequestrate durante l'attacco, avvenuto nella notte nel quartiere di al Andalus, vicino la base navale di Bu Sida, in cui si è insediato il governo nominato dal Consiglio presidenziale. Il vicepresidente al momento dell'incursione non si trovava nella casa. Dopo l'assalto, che è stato attribuito alla Brigata Rivoluzionaria di Tripoli, una milizia diretta da uno dei 'signori della guerra' libici, Haytem Tajouri, tank e veicoli blindati hanno circondato la zona, in cui si concentrano la maggior parte degli edifici sedi delle ambasciate e anche le case dei membri del Consiglio.
Nella notte, appena poche ore dopo la visita nella capitale libica dei ministri degli Esteri di Francia e Germania, c'erano stati scontri in vari punti di Tripoli, i primi dall'arrivo del governo due settimane fa. Nell'area residenziale di Al Andalus, a nord della capitale, a pochi chilometri dalla sede del governo, si erano sentiti colpi di arma da fuoco e diverse esplosioni. E ci sono stati scontri anche a Bengasi, la seconda città più importante del Paese, teatro da diversi mesi dei combattimenti. Secondo fonti della sicurezza, sono morte 24 persone e altre 25 sono rimaste ferite in 48 ore negli scontri delle ultime 48 ire nel quartiere di Hawari e nelle vicinanze dell'antico cementificio. (AGI)