Baghdad - I leader dei partiti politici iracheni hanno presentato i loro candidati per il nuovo governo tecnico che il premier Haider al Abadi intende formare. Secondo i media locali, il parlamento iracheno dovrebbe votare domani la nuova lista che sostituirà quella presentata da Abadi il 31 marzo. Il nuovo governo sarà comunque composto da tecnici nominati dai partiti e avrà il compito di varare una serie di riforme contro la corruzione. La necessità di arrivare a un rimpasto di governo è emersa dopo la serie di manifestazioni di protesta inscenate dei militanti della corrente dell'imam sciita Moqtada al Sadr che ha chiesto provvedimenti contro la corruzione dilagante all'interno delle istituzioni pubbliche.
Il capo del governo iracheno era stato accusato nei giorni scorsi di non aver consultato igruppi dell'opposizione (nonché parte dei partiti sciiti) prima di presentare la lista dei candidati in parlamento. Gli oppositori di Abadi avevano parlato di "colpo di Stato" ai danni della struttura di potere irachena che, dalla fine della dittatura di Saddam Hussein nel 2003, garantisce un certo numero di posizioni politiche ai tre principali blocchi politici: sciiti, sunniti e curdi. Sunniti e curdi avevano minacciato di negare la fiducia al nuovo esecutivo, chiedendo che Abadi modificasse la sua lista di candidati in quanto non rispettava le quote previste. L'attuale rappresentante dell'Iraq alle Nazioni Unite, Mohammed Ali Hakim, potrebbe essere nominato a capo della diplomazia di Baghdad nel nuovo governo tecnico formato dal premier sciita Haider Al Abadi. Secondo i media locali, il nome di Ali Hakim sarebbe stato proposto dal Consiglio supremo islamico, partito politico sciita guidato dall'attuale ministro degli Esteri Ibrahim al Jaafari dopo che i principali blocchi politici del parlamento hanno chiesto di modificare la lista presentata il 31 marzo da Abadi. Secondo un comunicato della presidenza irachena, il premier Abadi, il capo dello Stato Fouad Masum e il presidente del parlamento, Salim al Jubouri. si sono riuniti ieri sera con i leader dei principali blocchi politici per discutere del nuovo esecutivo e delle riforme necessarie per risolvere la crisi attuale del paese, convenendo sulla necessità di presentare candidati ministeriali che "assicurino il rispetto dei meccanismi di partnership nazionale", ovvero che rappresentino i gruppi presenti nell'assemblea legislativa. (AGI)