Il Cairo - E' attesa domani a Roma la delegazione degli inquirenti egiziani guidata da Hesham Samir, assistente del procuratore generale egiziano NabilSadiq, per incontrare i colleghi italiani sul caso di GiulioRegeni. A dirlo è stato il cancelliere Kamel Samir,direttore dell'Ufficio per la cooperazione internazionale presso la procura generale egiziana, in un'intervista ad"Agenzia Nova". Sarà assente dunque il procuratore generale egiziano, Nabil Sadiq, l'alto funzionario egiziano che assicurò ai magistrati italiani lo scorso mese di marzo che avrebbe personalmente seguito il caso. "La visita avrà inizio mercoledì e la delegazione tornerà al Cairo sabato prossimo", ha detto Samir. L'investigatore capo della polizia di Giza, Khaled Shalabi, il funzionario che per primo ipotizzò che il giovane italiano fosse morto in un "incidente stradale", forse in un tentativo di depistare le indagini, non farà parte della delegazione.
Intanto oggi è prevista un'audizione del ministro degli Esteri, PaoloGentiloni, al Senato e alla Camera. Samir ha spiegato che la missione egiziana comprenderà, fra gli altri, diversi alti funzionari del ministero dell'Interno, senza tuttavia specificare nomi. Il funzionario ha dichiarato che fara' parte della delegazione anche il responsabile della procura di Giza, Hossam Nassar, che finora ha seguito le indagini riguardanti il caso del ricercatore italiano scomparso lo scorso 25 gennaio al Cairo e ritrovato morto il 3 febbraio nel sobborgo Città 6 ottobre, situato nel governatorato di Giza. La precisazione di Samir giunge dopo una serie di voci diffuse dai media internazionali riguardo ad una cancellazione del viaggio in Italia della delegazione. Secondo quanto riferito in questi giorni dai media egiziani, sarebbe diviso in almeno tre parti il dossier di oltre 2.000 pagine contenente gli interrogatori di circa 200 testimoni sul caso dell'omicidio. Fonti della sicurezza egiziana hanno riferito al quotidiano "al Shouruk" che il dosseir è sfaccettato.
"Prima di tutto i movimenti dei colleghi subito dopo l'annuncio dell'omicidio; in secondo luogo la vicenda della banda criminale e degli effetti personali di Regeni trovati nell'appartamento della sorella del capobanda nel distretto di Shobra al Khaima; infine le informazioni trovate dall'analisi del portatile", scrive il quotidiano. Nei giorni scorsi il giornale locale "al Akhbar" aveva anticipato alcuni dettagli del rapporto che la delegazione consegnerà al procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone. "Ci sono anche i risultati di indagini compiute dagli inquirenti sugli incontri del giovane ricercatore con ambulanti e sindacalisti al Cairo", si legge su "al Akhbar". Il giornale sottolinea come il rapporto contenga "molti documenti e informazioni importanti" tra cui "foto" e "tutte le indagini" che riguardano Regeni e ne riscostruiscono la vita "dal suo arrivo al Cairo fino alla sua scomparsa", oltre ai suoi incontri con i lavoratori e i responsabili di alcuni sindacati sui quali conduceva ricerche e studi. Nel dossier vi sarebbero anche le dichiarazioni dettagliate degli amici, dei testimoni e dati sugli ultimi spostamenti di Regeni al Cairo, oltre alle dichiarazioni dei suoi vicini di casa. La documentazione conterrebbe anche dettagli sull'uccisione dei membri della banda che aveva con sé i documenti di Regeni. (AGI)