Washington - Il milionario russo, ex ministro e consigliere di Putin e poi oppositore dello 'zar' del Cremlino, ritrovato morto a novembre scorso in un hotel di Washington, fu ucciso da un colpo in testa e non morì per una crisi cardiaca come sostengono i media russi. Lo scrive il Washington Post, citando fonti dell'istituto di medicina legale.
Lesin, 57 anni, avrebbe subito ferite alla testa, al torso e alle estremità inferiori. Lesin era stato ministro dell'informazione dal 1999 al 2004 ed era stato accusato dall'opposizione di aver messo la museruola ai media russi. Era stato consigliere di Vladimir Putin e direttore generale della holding media del colosso Gazier Gazprom. (AGI)
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