Ankara - Non si e' smentito neppure in occasione della festa dell'8 Marzo Recep Tayyip Erdogan: intervenendo davanti a un uditorio interamente femminile radunato per l'occasione ad Ankara, il presidente turco non ha esitato a ribadire che a suo giudizio "la donna e' soprattutto, prima di tutto una madre". "Lo so bene che a qualcuno dara' fastidio", ha rincarato la dose, "ma per me le cose stanno cosi'". Quindi ha criticato il sistema capitalistico moderno, accusandolo di "ridurre in schiavitu'" le lavoratrici. Un ravvedimento improvviso? Nulla di tutto questo: il leader islamista, conservatore e anti-laicista, si e' infatti affrettato a chiarire che cosa intendesse dire, spiegando: "Non si possono liberare le donne distruggendo il concetto di famiglia" che, ha sottolineato, va "protetta". Per essere certo che platea e mass media avessero bene afferrato il suo pensiero, Erdogan ha costellato il proprio discorso di citazioni 'scelte' dal Corano in cui si esaltavano le virtu' della maternita'. Sposato e padre di due femmine oltre che di altrettanti maschi, il massimo esponente istituzionale della Turchia e' stato piu' volte criticato per aver sostenuto che le donne non sono eguali agli uomini, e che tutte dovrebbero dare alla luce almeno tre figli, che il diritto d'interrompere la gravidanza va limitato e piu' in generale che il controllo delle nascite equivale a un "tradimento", che vanno vietati la pillola del giorno dopo e persino il taglio cesareo. (AGI)