Mosca - Quello che sta accadendo al confine turco-siriano dimostra gli intensi preparativi di una invasione della Siria da parte della Turchia. E' l'accusa del portavoce del ministro della Difesa russo, Igor Konashenkov. "Abbiamo serie ragioni di sospettare che la Turchia stia preparando una invasione militare di uno Stato sovrano, la Repubblica Araba di Siria... Stiamo assistendo a molteplici segnali di preparativi segreti, delle forze armate turche, di una attiva operazione sul territorio siriano", ha detto ai giornalisti.
COLLOQUI DI PACE - I colloqui di pace sulla Siria a Ginevra "avevano aperto una finestra di opportunità. Questa finestra non sarà aperta per sempre" e per questo "è cruciale che le parti si impegnino costruttivamente nel dialogo per avere risultati concreti sul campo". E' l'appello lanciato dall'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini, che alla conferenza dei donatori in corso a Londra ha esortato a continuare sul doppi binario: da una parte continuare a sostenere la Siria e i Paesi confinanti che più di altri stanno subendo le conseguenze del dramma dei profughi, dall'altro continuare a premere affinchè le parti dialoghino e aprano la strada innanzitutto ai corridoi umanitari per alleviare le "immense sofferenze" delle popolazioni delle città siriane assediate.
"FERMATE I RAID" - Intanto, almeno 21 civili, tra cui 3 bambini, sono morti in un raid aereo delle forze russe in Siria in un quartiere di Aleppo ancora controllato dai ribelli.
Il segretario di Stato americano, John Kerry, ha chiamato il collega russo, Serghei Lavrov, intimando lo stop dei bombardamenti di Mosca sulla Siria dopo la sospensione dei colloqui di pace a Ginevra. E' stato lo stesso capo della diplomazia americana a rendere nota la conversazione "accesa" nella quale ha ricordato a Lavrov la risoluzione approvata dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu nella quale si chiede un immediato cessate il fuoco in Siria per permettere l'ingresso di aiuti alle citta' assediate. (AGI)