Parigi - Notti insonni, ossessioni, attacchi di panico hanno sconvolto le ultime settimane di Andreas Lubitz, il co-pilota suicida della Germanwings. Prima di quel tragico 24 marzo, in cui ha fatto schiantare l'aereo sulle Alpi francesi, spezzando la vita di 150 persone, Lubitz aveva inviato alcuni messaggi ai suoi medici, in cui raccontava la sua ossessione per i problemi alla vista di cui soffriva da qualche mese. "Sto passando notti in cui non chiudo occhio, riesco a dormire al massimo due ore", scriveva in un sms, inviato il 10 marzo a uno psicologo. Lubitz e' stato descritto dai medici come "una persona insicura che dava l'impressione di essere sotto pressione". Anche i problemi alla vista, secondo gli specialisti, erano di origine psicologica, come confermato in un esame a cui si era sottoposto all'inizio di marzo. Una settimana prima della folle decisione di chiudersi in cabina e far schiantare l'aereo, uno psichiatra gli aveva prescritto un potente sonnifero, ma aveva escluso la presenza di "deliri, allucinazioni o tendenze suicide". (AGI)
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