New York - In attesa di una conferma o di una smentita, il mondo politico statunitense e' nel panico. Tutto per l'indiscrezione del New York Times, secondo la quale il popolarissimo miliardario ex sindaco della Grande Mela Michael Bloomberg sta pensando di candidarsi alla Casa Bianca come indipendente. Il Nyt scrive che il 73enne sta definendo i piani per candidarsi, impresa in cui e' pronto ad investire 1 miliardo di dollari del suo patrimonio personale di 35,5 miliardi.
Scheda - L'incubo dei terzi incomodi
Quattordicesimo uomo piu' ricco del pianeta, secondo Forbes, (Donald Trump e' solo 72esimo con 4,5 miliardi di patrimonio), ex repubblicano non ortodosso quando venne eletto la prima volta sindaco a New York nel 2002 (dove, primo assoluto nella storia, rimase per tre mandati consecutivi, 12 anni in totale) si e' poi allontanato sempre piu' dal Grand Old Party fino a diventarne del tutto autonomo.
La sua discesa in campo rischia di danneggiare piu' Hillary Clinton che Donald Trump, sostenuto dalla 'pancia' degli elettori repubblicani piu' che da quelli pensanti che, come il resto del suo partito, temono la sua vittoria alle primarie. Le sue posizioni indipendenti - e' tra i piu convinti sostenitori della campagna contro l'eccessiva diffusione delle armi - e le posizioni moderate e raziocinanti in tema di immigrazione ed economia (lo dimostra il suo impero creato dal nulla dell'agenzia specializzata nell'informazione finanziaria) potrebbero attrarre molti elettori della Clinton. Gli stessi che lo hanno eletto tre volte sindaco di New York
Bloomberg ha posto come scadenza i primi di marzo, scrive il Nyt, limite che gli darebbe tempo sufficiente per presentare la sua candidatura.
Oltre alle posizioni contro le armi, che gli hanno reso ostile la potente lobby National Rifle Association, ha anche sostenuto campagne, spesso non fortunate, a favore della salute, come il divieto di fumo in bar e ristoranti, e la limitazione delle dimensioni dei contenitori di bibite zuccherate. (AGI)
(23 gennaio 2016)