Mosca - Il console generale della Federazione russa ad Antalya, Aleksandr Tolstopiatenko, ha confermato alla Tass l'arresto di tre cittadini russi in Turchia. A suo dire "le ragioni della loro detenzione si stanno chiarendo". Questa mattina, dopo l'attacco kamikaze di ieri in centro a Istanbul e in cui sono morte 10 persone, la stampa turca ha reso noto il fermo di tre cittadini russi nella provincia meridionale di Antalya, per sospetti legami con l'Isis.
I tre sarebbero accusati di aver fornito supporto logistico ai jihadisti.
Gli arresti potrebbero inasprire le tensioni tra Mosca e Ankara, arrivate ai ferri corti dopo l'abbattimento del jet russo al confine con la Siria.
All'indomani del sanguinoso attentato a Istanbul, le autorita' turche hanno arrestato anche 68 persone sospettate di essere legate all'Isis.
La gran parte degli arresti, 65, sono stati fatti in raid ad Ankara; a Smirne, sul mar Egeo; a Kilis, alla frontiera con la Siria; a Sanliurfa, sempre vicino al confine siriano; a Mersin, sulla costa mediterranea e nella citta' di Adana.
Ad Ankara, le auotorita' hanno fermato 16 persone che, secondo l'agenzia Anadolou, progettavano un attentato nella capitale. I 21 arresti a Sanliurfa progettavano anche loro un attentato in una localita' non specificata turca.
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Inoltre ad Antalya sono stati fermati tre cittadini russi, che sarebbero accusati di aver fornito supporto logistico ai jihadisti.
(13 gennaio 2016)