Roma - Una strage di turisti tedeschi nel centro di Istanbul: con un solo colpo il kamikaze dell'Isis ha ferito un settore vitale per l'economia turca che ha nella metropoli sul Bosforo e nei visitatori dalla Germania due punti di forza. Il turismo verso la Turchia e' gia' provato dal clima di instabilita' e dalle tensioni che sta vivendo il Paese, tra il conflitto con i curdi e le ricadute della guerra in Siria. Dopo un decennio di crescita, nel 2015 si e' registrato per la prima volta un calo degli arrivi rispetto all'anno precedente. E le previsioni per il 2016, dopo l'attentato kamikaze a Sultanahmet, sono tutt'altro che rosee. I turisti tedeschi, tra l'altro, sono i piu' numerosi in Turchia, con il 15% sul totale di visitatori stranieri.
Il regional director di Booking.com per l'Italia, Andrea D'Amico, ha spiegato all'Agi che "gli italiani sono tra i principali visitatori stranieri della Turchia, in particolare di Istanbul". "Gia' dopo l'attentato di Ankara a ottobre 2015 e a causa dell'incertezza legata all'attesa delle elezioni politiche di novembre, la crescita degli arrivi stranieri verso la Turchia era diminuita rispetto alla prima meta' dell'anno", ha sottolineato il manager. "Ultimamente stavamo notando una ripresa, ma immaginiamo che l'attentato di stamattina avra' una ripercussione sulle prenotazioni e le cancellazioni nella capitale e in tutto il Paese", ha aggiunto D'Amico.
Secondo i dati del ministero turco della Cultura e del Turismo, i turisti internazionali arrivati in Turchia nel 2014 sono stati 36,8 milioni, con un incremento del 5,52% rispetto al 2013. Al primo posto i tedeschi con 5.250.036 arrivi (14,25%), seguiti dai russi (4.479.049, 12,16%) e dai britannici (2.600.360, 7,06%). Gli italiani che si sono recati in Turchia nel 2014 sono stati in totale 697.360, di cui 41.624 nel solo mese di dicembre con un fortissimo incremento del 17,97% rispetto a dicembre 2013. (AGI)