Londra - Come durante la Seconda Guerra Mondiale con le tedesche V1, la Gran Bretagna rivive l'incubo 'bombe volanti'. Semplici droni giocattolo da poche decine di euro, gli stessi gia' protagonisti di sfiorate collissioni in volo con aerei di linea in fase di decollo o atterraggio, possono essere convertiti da terroristi, senza grandi difficolta', in ordigni difficolmente intercettabili in grado di colpire obiettivi come centrali nucleari o anche l'auto del premier David Cameron o della regina e piu' in generale qualsiasi obiettivo sensibile nel Regno Unito. E' quanto emerga da un rapporto pubblicato dal britannico Guardian del think-tank 'Oxford Reserach Group' "The hostile use of drone by non-state actors against british targets". Il testo consiglia al "governo, alla polizia, alle forze armate ed ai servizi di sicurezza di adottare contromisure per ridurre il rischio che droni commerciali possano essere usati per attentati terroristici" e individua circa 200 modelli di droni acquistabili senza alcun problema in qualsiasi negozio e trasformabili in ordigni improvvisati volanti (Fied, Flying Improvised Explosive device).
Il timore, secondo un esperto italiano, non è infondato. E' "tecnicamente possibile, ma non si sono registrati casi simili" spiega all'Agi Luciano Castro, presidente di Roma Droni, che ricorda che "la notizia gira da tempo e l'allarme intorno a questo scenario e' cresciuto. Parliamo di droni giocattolo che possono trasportare qualche etto di carico utile, va da se' che invece di una telecamera possono caricare altro". E se quelli da poche decine di euro dovessero sembrare poco affidabili, in commercio ci sono modelli che vanno da poche centinaia a mille euro. "Costano poco per un'organizzazione terroristica, sono facilmente pilotati e l'acquisto e' libero" continua Castro. "E' normale, dunque, che le forze dell'ordine siano in allerta. A Roma l'attenzione e' alta, ma cio' significa che e' alto anche il livello di sicurezza". E se da un lato il drone rappresenta una minaccia, dall'altra "e' un utile strumento nelle mani delle stesse forze dell'ordine". Ma finora - spiega ancora il presidente di Roma Droni - gli unici casi in cui sono stati impiegati con fini criminali sono rappresentati dai ladri di appartamento in Italia e dai trafficanti di droga in Sud America. (AGI)