San Paolo - Gli attivisti che avevano dato vista all'ondata di proteste nel 2013 in Brasile sono scesi di nuovo nelle strade in varie città per manifestare contro l'aumento delle tariffe del servizio pubblico di trasporto, lo stesso motivo che due anni e mezzo fa vide nascere l'inedito movimento. La principale manifestazione è stata a San Paolo, la maggiore città del Paese, dove la protesta è cominciata in modo pacifica e tale è rimasta fino a gran parte della marcia quando però sono cominciati gli scontri. I manifestanti si sono confrontati con gli agenti che hanno usato gas lacrimogeni e getti d'acqua per disperdere la folla, che a sua volta ha risposto lanciando pietre. I manifestanti hanno bloccato le strade con pneumatici e cassonetti della spazzatura, a cui hanno dato fuoco, e alcuni hanno distrutto un autobus. Tra i manifestanti anche vari rappresentanti del movimento 'Black Block. Circa 3mila persone hanno partecipato alle proteste secondo la polizia, che ha fatto 17 fermi. A San Paolo il prezzo del biglietto di trasporti salirà a partire da oggi da de 3,50 real a 3,80 (da 0,8 dollari a 1 circa, secondo il cambio attuale); un aumento che, secondo il governo, è comunque inferiore a quello dell'inflazione nel 2015, che è stato del 10,67%. Nel 2013 una manifestazione innescata ugualmente dall'aumento delle tariffe del trasporto pubblico scatenò un'ondata di proteste per altre rivendicazioni, che mobilitarono milioni di persone nella capitale e nelle grandi città brasiliane e preoccuparono gli organizzatori del mondiale di calcio del 2014. (AGI)
(9 gennaio 2016)