Beirut - Nuovo orrore di Isis i cui membri considerano anche gli stessi genitori come nemici da sopprimere se li ostacolano nella loro missione. E' quanto accaduto in Siria dove un jihadista di soli 20 anni ha ucciso in pubblico con un colpo alla testa la madre 'colpevole' di aver tentato di tutto per convincerlo ad abbandonare lo Stato Islamico. Lo ha reso noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani. La madre, assassinata a sangue freddo dal figlio con l'intento di dimostrare la sua fedelta' ad Isis, aveva solo 40 anni. La terribile esecuzione e' avvenuta a Tabaka a 50 km dalla capitale di Isis, Raqqa.
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Un gruppo di attivisti locali, 'Raqqa viene massacrata silenziosamente', ha riferito che il giovane jihadista Ali Saqr al-Qasem ha sparato un colpo alla testa alla madre, Lena, di fronte a una folla di persona.
La basfemia, cioe' l'insulto all'Islam, e' spesso chiamata in causa dai jihadisti per giustificare l'assassinio di qualcuno che non sostiene e magari e' contrario alla linea del gruppo terroristico.
Secondo l'Osservatorio siriano dei Diritti umano, la colpa esatta di Lena e' stata quella di aver "spronato il figlio a lasciare l'Isis e fuggire insieme da Raqqa". Il giovane ha raccontato di sua madre ai superiori e questi, emanata la condanna a morte, hanno ordinato proprio a lui di eseguire la sentenza. Secondo l'ong che ha sede a Londra, c'erano centinaia di persone ad assistere all'esecuzione, che si e' svolta nella piazza antistante l'ufficio postale dove la donna aveva lavorato. (AGI)
(8 gennaio 2016)