Manila - Strage di cristiani sull'isola di Mindanao, nel sud delle Filippine: militanti jihadisti dei Combattenti islamici per la liberta' Bangsamoro, vicini all'Isis, hanno fatto almeno nove morti tra la vigilia e il giorno di Natale. Un gruppo di 200 militanti ha lanciato almeno otto attacchi ma ha trovato la reazione dei militari, in allerta per le festivita' natalizie, che hanno ucciso almeno cinque terroristi.
Nella ribelle Mindanao anche ostaggio italiano
In un attacco nella provincia di Maguindanao sono stati uccisi cinque agricoltori impegnati a spargere insetticida. Nel vicino villaggio di Esperanza, nella provincia di Sultan Kundarat, i terroristi hanno preso in ostaggio una famiglia e poi hanno lasciato fuggire una madre con il figlio ma hanno ucciso tre uomini.
Due cristiani sono morti dopo che il lancio di una granata contro la cappella di una chiesa nella provincia di Nord Cotabato.
Boko Haram attaccano villaggio in Ngeria, 14 morti
I Bangsamoro sono una formazione scissionista nata nel 2011 perche' non voleva deporre le armi dopo l'avvio del processo di pace tra Manila e il Fronte islamico di liberazione Moro, il principale gruppo separatista di Mindanao, isola a maggioranza musulmana nell'arcipelago prevalentemente cristiano.
Negli ultimi tempi il gruppo ha anche giurato fedelta' all'Isis, pur non avendo rapporti diretti con gli uomini del Califfato in Iraq e Siria.
A Mindanao, dove ancora tarda a trovare attuazione l'accordo di pace con il Fronte Moro firmato lo scoprso anno, e' attivo anche Abu Sayyaf, gruppo qaedista responsabile di numerosi sequestri e decapitazioni nell'ovest dell'isola. (AGI)
(26 dicembre 2015)