New Delhi - La Corte Suprema indiana ha respinto la richiesta di riconsiderare la scelta di liberare dal riformatorio, dopo solo 3 anni, l'allora minorenne (oggi ha 20 anni) che partecipò allo stupro di massa di una studentessa universitaria di 23 anni il 16 dicembre 2012 a New Delhi mentre si trovava a bordo di un autobus con il fidanzato.
La giovane morì tra atroci sofferenze due settimane dopo le violenze subite - venne anche ripetutamente percossa - ed il caso sollevò un'ondata di proteste che ebbe eco mondiale e sollevò il velo sulla piaga, quasi endemica visto l'alto numero di casi, degli stupri in India. Il giovane era il più giovane del gruppo di 5 stupratori, incluso l'autista dell'autobus. Altri 4 stupratori sono stati condannati a morte per impiccagione nel 2014 e la Corte Suprema sta valutando la richiesta di appello. (AGI)
(20 dicembre 2015)
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