(AGI) - CdV, 30 mag. - "Una societa' giusta riconosce comeprimario il diritto alla vita dal concepimento fino al suotermine naturale. Vorrei, pero', che andassimo oltre, e chepensassimo con attenzione al tempo che unisce l'inizio con lafine". Sono parole di Papa Francesco all'Associazione Scienza eVita, che compie 10 anni. Il Pontefice ha chiesto a questocoordinamento - al quale fanno capo diverse sigle cattolicheche si erano impegnate a favore dell'astensione al referendumsulla fecondazione assistita - di allargare il suo campod'azione ad una difesa della vita nelle diverse situazioni incui e' sotto attacco. Secondo il Papa, infatti, "e' attentatoalla vita la piaga dell'aborto. E' attentato alla vita lasciarmorire i nostri fratelli sui barconi nel canale di Sicilia. E'attentato alla vita la morte sul lavoro perche' non sirispettano le minime condizioni di sicurezza. E' attentato allavita la morte per denutrizione. E' attentato alla vita ilterrorismo, la guerra, la violenza; ma anche l'eutanasia"."Amare la vita - ha ricordato il Papa - e' sempre prendersicura dell'altro, volere il suo bene, coltivare e rispettare lasua dignita' trascendente. "Riconoscendo il valore inestimabiledella vita umana, dobbiamo anche riflettere - ha spiegato -sull'uso che ne facciamo. La vita e' innanzitutto dono. Maquesta realta' genera speranza e futuro se viene vivificata dalegami fecondi, da relazioni familiari e sociali che aprononuove prospettive". Per Francesco, "il grado di progresso diuna civilta' si misura proprio dalla capacita' di custodire lavita, soprattutto nelle sue fasi piu' fragili, piu' che dalladiffusione di strumenti tecnologici". "Quando parliamodell'uomo, non dimentichiamo mai - ha scandito - tutti gliattentati alla sacralita' della vita umana". Si tratta, hariconosciuto il Pontefice, di "una sfida impegnativa, nellaquale vi guidano gli atteggiamenti dell'apertura,dell'attenzione, della prossimita' all'uomo nella suasituazione concreta". .