Roma - Dalla politica all'economia; dal terrorismo all'emergenza migranti; dalla finanza al commercio internazionale; dall'ambiente all'energia. Sono solo alcuni dei temi su cui si confrontano ambasciatori, rappresentanti istituzionali, personalità del mondo accademico nella settima edizione del Festival della Diplomazia di Roma in corso a Roma. In agenda oltre 50 eventi fra tavole rotonde, dibattiti e convegni, riconducibili a 5 macro aree: Integrazione, culture e identità; Sicurezza; Stati e governance; Crescita economica e sostenibile; Migrazioni. Coinvolte oltre 70 ambasciate, 7 università e prestigiosi partner scientifici.
Arrivato alla settima edizione, il Festival, intitolato "La stagione delle incertezze. Alla ricerca di nuove politiche per la convivenza e l'integrazione", verrà inaugurato nella sede dell'Associazione Stampa Estera dal segretario generale, Giorgio Bartolomucci, dall'ambasciatore Giampiero Massolo, che presiede il comitato scientifico, da Aurelio Regina, presidente onorario e da Beatrice Covassi, capo della Rappresentanza della Commissione europea in Italia.
Massolo, meccanismi innovativi per sfide inedite
Ambasciatore Ungheria illustra la Costituzione della discordia
"La diplomazia, formale e informale, è il modo per approfondire i problemi, dialogare e trovare soluzioni alternative, anche per sfatare luoghi comuni e avere una visione più corretta e comprensiva delle sfide e delle possibili soluzioni", ma anche il modo di "parlare di Europa alla gente normale", ha spiegato all'Agi Beatrice Covassi, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. Fondamentale è il dialogo per comprendere meglio, ma anche lavorare sulla "percezione" delle minacce, come nel caso della crisi dei migranti, con "un numero di arrivi in Italia che quest'anno non ha subito aumenti. Sono numeri che restano importanti ma che sono contenuti rispetto alle previsioni piu' allarmistiche".
Fulci, "farei fare due anni in un'impresa a ogni diplomatico
"Questo Festival ha l'ambizioso obiettivo di mettere a confronto esponenti di aree e posizioni diverse, per trovare nuove politiche capaci di superare i conflitti in atto nelle nostre società dominate dall'incertezza", ha spiegato Giorgio Bartolomucci, convinto che "il coinvolgimento degli studenti dei licei e delle università è un investimento per il futuro della diplomazia, come delle relazioni interpersonali". Tra i relatori, diplomatici coinvolti in prima fila nella gestione di delicate questioni internazionali. E' il caso, ad esempio, dell'ambasciatore dell'Ungheria, Peter Paczolay, per le politiche sui flussi migratori, o dell'ambasciatore del Messico - e in precedenza ministro dell'Ambiente e delle Risorse Naturali - Juan Jose Guerra Abud per i cambiamenti climatici e di Hassan Abouyoub, ambasciatore del Marocco, per i processi democratici nei Paesi del Maghreb.
Roma capitale mondiale della diplomazia, ha il numero maggiore di sedi
Alla manifestazione parteciperanno fra gli altri Mauro Moretti, Leonardo - Finmeccanica, Luigi Abete, FeBAF, Fabio Gallia, Cassa Depositi e Prestiti, Marta Dassu', Aspenia, Lia Quartapelle, Save the Skills, Bernardo Bini Smaghi, Fondo Inframed, Beniamino Quintieri, Sace, Salvatore Rebecchini, Simest, Claudio De Vincenti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Massimo Scaccabarozzi, Farmindustria, Mario Melazzini, AIFA-Agenzia Italiana del Farmaco, Yoram Cohen, Israel Security Agency, Marco Minniti, sottosegretario con delega per la sicurezza della Repubblica, Marco del Gaudio, sostituto procuratore nazionale antimafia, Ivan Scalfarotto, vice ministro per lo Sviluppo Economico, Sandro Gozi, sottosegretario per le Politiche e gli Affari Europei. (AGI)