Bruxelles - Paolo Gentiloni troverà un clima decisamente favorevole a Bruxelles dove oggi esordisce al Consiglio europeo nelle vesti di premier. E non sono solo il cielo sgombro da nuvole e le temperature insolitamente miti della capitale belga, a renderlo tale: l'ex ministro degli Esteri è ben conosciuto negli ambienti istituzionali comunitari, dove è considerato una figura rassicurante e ragionevole.
Apprezzata la continuità con il predecessore ma anche i toni meno combattivi
E se si apprezza la prospettiva di una continuità con il governo di Matteo Renzi nella realizzazione delle riforme strutturali, considerate essenziali per la ripresa economica italiana, sono apprezzati i toni meno accesi e combattivi rispetto a quelli usati dal predecessore nella fase che ha preceduto il referendum. Senza contare che a Bruxelles è stata molto apprezzata la velocità con cui il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha risolto la crisi di governo e i tempi altrettanto veloci con cui Gentiloni ha ottenuto la fiducia prima alla Camera e poi al Senato.
Gentiloni rassicura l'Europa: avanti con le riforme
L'apertura di Juncker sul peso della crisi dei migranti sul deficit italiano
Mercoledì, il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker aveva ribadito, inaspettatamente, l'apertura dell'esecutivo allo scorporo delle spese sostenute per gestire l'emergenza migratoria dal calcolo del deficit: "Non possiamo - aveva detto a Strasburgo - lasciare da sola l'Italia nella crisi migratoria. Quanto fa per i migranti, ed è molto, non deve portare a conseguenze negative in termini di conti pubblici". Da parte sua, il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha parlato al telefono con Gentiloni, così come il presidente francese Francois Hollande, che domani, prima del vertice Ue, Gentiloni incontrerà alla riunione preparatoria fra i leader socialisti in programma in mattinata.
Accolte nella bozza alcune modifiche proposte dall'Italia
Il clima positivo nei confronti del neo premier è confermato, secondo quanto riferiscono fonti diplomatiche, anche dal fatto che, nel testo in evoluzione delle conclusioni del Consiglio, sono state accolte una serie di modifiche proposte dai rappresentanti italiani. In particolare, sul tema dei migranti, che occuperà tutta la parte iniziale della riunione, l'Italia, già scottata dal fallimento del piano di redistribuzione, non considera realistico fissare una scadenza precisa per la revisione del regolamento di Dublino sul diritto di asilo, puntando innanzitutto a cercare un difficile accordo di principio.
Ecco la bozza del Consiglio europeo
In totale opposizione rispetto all'approccio dei Paesi dell'Est, l'Italia, insieme agli altri Stati di 'primo arrivo', è favorevole a meccanismi obbligatori di ricollocamento, mentre i cosiddetti "4 di Visegrad" (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia) sono orientati a una solidarietà che non si basi sull'accoglienza ma sul sostegno economico volontario ai Paesi di prima linea.
Ma c'e' un altro punto importante a favore della linea italiana: nel nuovo testo di conclusioni si fa un esplicito riferimento alla necessità di completare l'Unione bancaria "in termini di riduzione e condivisione dei rischi nel settore finanziario" e "in questo contesto - si legge nella bozza - il Consiglio europeo chiede ai 28 Paesi di esaminare rapidamente le recenti proposte della Commissione per aumentare la capacità di ripresa ('resilience' in inglese) nel settore finanziario".