Bruxelles - Scontro tra Ue e Austria sui profughi. La Commissione europea ha stigmatizzato Vienna per la decisione di fissare una quota giornaliera di richiedenti asilo, definita "chiaramente incompatibile" con il diritto europeo. "L'Austria ha l'obbligo legale di accettare tutte le domande di asilo fatte sul suo territorio o alla frontiera", scrive il commissario responsabile per la Migrazione, Dimitris Avramopoulos, in una lettera indirizzata al ministro dell'Interno austriaco, Johanna Mikl-Leitner.
A stretto giro e' arrivata la replica di Vienna. L'Austria avanti per la sua strada, confermando le chiusure dei valichi di frontiera in attesa che l'Ue faccia la propria parte, ha detto il cancelliere Werner Faymann, al suo arrivo per partecipare al vertice dei capi di Stato e di governo dei Paesi Ue. "Non siamo stati egoisti, e non abbiamo detto 'Dublino impone a Grecia e Italia di farsi carico del problema' dei migranti, ma una soluzione per cui l'Austria accolga tutti i rifugiati e' inaccettabile". "Dopo 100mila rifugiati non posso dire agli austriaci che continueremo in questo modo. Adesso spetta all'Ue", ha aggiunto il cancelliere.
Anche se "il tema austriaco esiste" perche' il paese si trova "in una posizione che e' comprensibilmente molto difficile", secondo il presidente del Consiglio Matteo Renzi "non possiamo immaginare di poter chiudere il Brennero, che e' simbolicamente e non soltanto uno dei grandi elementi di unione in Europa". Il premier e' intervenuto sulla questione al suo arrivo al Consiglio europeo. (AGI)