Blair prepara il ritorno, "May è insignificante"

 Tony Blair
  • 1983: il trentenne Blair conquista il seggio parlamentare di Sedgefield, vicino a Durham, la cittadina inglese dove ha vissuto gran parte di infanzia e adolescenza (è nato in Scozia).
  • 1984-88: è il principale portavoce del partito laburista.
  • 21 lug. 1994: John Smith ha un infarto. Blair gli succede alla guida del partito: diventa il più giovane leader della storia del Labour.
  • 2 mag. 1997: storica vittoria laburista alle politiche: dopo 18 anni all'opposizione il Labour conquista la maggioranza in Parlamento. Blair diventa primo ministro.
  • 13 giu. 1999: prima perdita di consensi per il New Labour nelle elezioni europee.
  • 8 giu. 2001: Blair rieletto per un secondo mandato, ma il Labour perde una decina di seggi in Parlamento.
  • 24 set. 2002: viene pubblicato in Gran Bretagna un dossier che accusa Saddam Hussein di essersi dotato di armi di distruzioni di massa.
  • 15 feb. 2003: mezzo milione di persone manifestano a Londra contro l'imminente conflitto in Iraq. Nonostante l'opposizione dell'opinione pubblica, Blair appoggerà Bush nell'offensiva contro Saddam Hussein.
  • 30 set. 2004: Blair annuncia che si candiderà per un terzo mandato, ma che non correrà per la quarta elezione come leader del Labour.
  • 5 mag. 2005: è eletto premier per la terza volta, ma il margine di maggioranza dei laburisti si restringe ancora.
  • set 2006: pressato dall'opposizione interna, guidata dal Cancelliere dello Scacchiere, Gordon Brown, annuncia che lascerà Downing Street entro settembre 2007
  • 8 mag. 2007: i partiti dell'Irlanda del Nord danno vita al primo esecutivo interreligioso. Un successo per il processo di pace portato avanti per dieci anni da Blair.
  • 27 giu. 2007: si dimette da premier e lascia Downing Street
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