Londra - Nei prossimi due anni le autorita' britanniche potrebbero "rispedire a casa" i migranti da Paesi Ue, qualora vi fosse un'impennata negli arrivi in vista della Brexit. E' l'avvertimento lanciato dal ministro di Londra per la Brexit, David Davis, in un'intervista al Mail on Sunday. Davis, che insieme al titolare del Foreign Office, Boris Johnson, dovra' guidare i negoziati tra il nuovo governo di Theresa May e Bruxelles, ha assicurato che non verranno espulsi i tre milioni di migranti europei gia' presenti nel Paese, ma ha spiegato che il governo interverra' se i flussi in entrata si dovessero intensificare. Il timore di Londra e' che in particolare da Polonia e Romania possa esserci un boom di arrivi nei prossimi mesi. La stessa May, peraltro, prima di approdare a Downing Street aveva affermato che la futura permanenza dei cittadini di altri Paesi Ue in Gran Bretagna sara' negoziata chiedendo analoghe garanzie e liberta' di risiedere nei Paesi Ue per i cittadini britannici. (AGI)