Bruxelles - Due anni di tempo per negoziare le condizioni di uscita, duranti i quali il Regno Unito continuera' a decidere a pieno titolo nel processo decisionale dell'Ue. Con la vittoria di quanti vogliono il Regno Unito fuori dall'Ue, si apre il processo di divorzio tra Londra e Bruxelles. In base ai trattati, lo Stato che decide di abbandonare l'Unione deve presentare notifica formale al Consiglio. Da quel momento scattano i due anni per trovare un accordo di uscita. Dopo due anni il Regno Unito e' fuori dall'Ue, indipendentemente dall'esito negoziale.
Il Regno Unito puo' pero' ottenere un'estensione del periodo negoziale di uscita oltre i due anni, fino alla fine del periodo di legislatura (2019), da approvare all'unanimita' dei ventisette. Per tutti i due anni che decorrono dalla presentazione della notifica formale di uscita, il Regno Unito continuera' a essere membro a pieno titolo dell'Ue, continuando a esprimere diritto di voto.
Nel 2017 e' previsto che il Regno Unito detenga la presidenza di turno del Consiglio Ue (luglio-dicembre), che esercitera' regolarmente. I trattati non chiariscono come si potra' negoziare il futuro rapporto tra Ue e Regno Unito. Si puo' procedere a negoziati separati per divorzio e nuove relazioni, oppure farli procedere parallelamente. In ogni caso i tempi non sono brevi: per far uscire il Regno Unito e creare nuove partnership economico-commerciali serviranno, secondo gli addetti ai lavori, dai cinque agli otto anni. (AGI)