AGI - Il consorzio Acc - una joint venture tra Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies creata per riconvertire lo stabilimento ex-Fiat di Termoli per produrre batterie per veicoli elettrici - ha preso tempo sulla realizzazione della Gigafactory in Molise. Per questo il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha scelto di ricollocare le risorse del Pnrr destinate all'opera verso altri investimenti legati alla transizione, lasciando pero' aperta la porta per un possibile finanziamento della struttura con altri fondi quando le condizioni logistiche lo consentiranno. Nel corso di una riunione al Mimit, hanno fatto sapere fonti ministeriali, Acc ha manifestato incertezza sui tempi di realizzazione delle Gigafactory di Termoli e Kaiserslautern, a causa della necessita' di sviluppare una tecnologia più performante capace di rendere le batterie elettriche più efficienti e con minori costi di produzione.
A fronte di questa incertezza, viene riferito, il ministro Urso ha comunicato che procederà a ricollocare i fondi Pnrr destinati alla Gigafactory di Termoli verso altri investimenti coerenti con la transizione energetica del comparto al fine di avere certezze sull'utilizzo dei fondi europei nelle modalità e nella tempistica del Pnrr. Al contempo, Urso ha assicurato che da parte del governo c'è la disponibilità a valutare di destinare ulteriori fondi, di altra natura, quando ACC sarà in grado di presentare il nuovo piano industriale per Termoli comprensivo della nuova tecnologia. Durante la riunione Stellantis ha assicurato che fino al 2028/2029 continuerà a produrre a Termoli i motori endotermici GME e GSE, mantenendo i livelli occupazionali in vista della transizione verso la Gigafactory.
"L'incontro di oggi non è riuscito purtroppo a fare chiarezza sul futuro, ora ancora più incerto, dello stabilimento di Termoli. ACC ha dichiarato che sta procedendo con le sue attività di ricerca e sviluppo per la produzione di nuove celle meno costose e più efficienti, ma solo a inizio 2025 dovrebbe avere pronto un nuovo tipo di batterie da fornire a Mercedes e a Stellantis, così da poter finalmente avviare gli investimenti a Termoli e in Germania", specificano Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM e AqcfR. Le sigle sindacali fanno sapere che: "Stellantis ha assicurato in linea di principio che con la produzione degli attuali motori garantira' la continuita' dello stabilimento di meccaniche di Termoli, tuttavia non ha individuato nuovi prodotti in grado di compensare il progressivo calo dei volumi e la preannunciata fine del Fire ed oggi si ricorre in maniera massiccia all'utilizzo di ammortizzatori sociali". Previste possibili inattive di mobilitazione dei lavoratori.