AGI - La spesa corrente delle Regioni a statuto ordinario "è aumentata tra il 2020 e il 2022, con impegni e pagamenti in crescita, rispettivamente, di 7,9 e 2,6 miliardi di euro". Gli impegni per la spesa in conto capitale, "diminuiti nel 2021 rispetto al 2020, sono aumentati significativamente nel 2022". La spesa sanitaria complessiva "è cresciuta dai 136,7 miliardi del 2020 ai 149,5 del 2022, con il maggior incremento al nord". Lo rileva la 'Relazione sulla gestione finanziaria delle Regioni/Province Autonome per gli esercizi 2020-2023, approvata dalla Sezione delle Autonomie della Corte dei conti.
Sempre nel 2022 criticità sono state rilevate, dal nuovo Sistema di Garanzia, in alcune Regioni. Difatti, "solo 13 Regioni/Province autonome hanno superato la sufficienza in tutte le macroaree osservate e, soprattutto in quella della prevenzione, che presenta le maggiori criticità, la pandemia ha peggiorato i punteggi".
I bilanci regionali, sottolinea ancora la Corte, "mostrano un equilibrio positivo in termini di competenza, ma, se si osservano gli accantonamenti ai fondi, i risultati aggregati rivelano un disavanzo, per il triennio 2020-2022, delle Regioni a statuto ordinario e un avanzo per quelle a statuto speciale, a eccezione della Sicilia".
La spesa sanitaria - conclude la magistratura contabile - ha visto, "nel 2020, un maggiore incremento nelle Regioni a statuto ordinario su quelle a statuto speciale, con un'inversione di tendenza nel 2021 e una nuova crescita nel 2022". Nello stesso anno, l'indebitamento complessivo delle Regioni "è diminuito, con un indebitamento pro capite di 668 euro, in calo sugli anni precedenti". Il dato dell'indebitamento medio pro capite è più elevato per le Regioni a statuto speciale, con significative variazioni tra le diverse aree.