AGI – Il concetto di politica Esg (Environmental, Social e Governance) per un ente come Inps non è certo una novità. Valutare le ricadute sociali e della governance è esattamente la base attorno al quale ruota da sempre l’operato dell’Istituto di Previdenza. Eppure anche l’Inps si trova oggi a fare i conti con politiche che in pochi anni sono passate dall’essere un valore aggiunto per aziende ed enti all’essere qualcosa di sostanziale. Ma come pianificare le politiche di sostenibilità del futuro? Inps ha deciso di chiederlo ai suoi stakeholder in una tavola rotonda organizzata nella Direzione generale a Roma.
Per una mattinata enti, patronati, società e “portatori di interesse” hanno suggerito processi e iniziative per delineare un’Inps sempre più sostenibile.
“Oggi è una opportunità in cui verranno definiti i driver del futuro - ha spiegato all’AGI Giulio Blandamura, direttore centrale Benessere organizzativo, ed ha aggiunto: “Riusciremo a identificare gli ambiti prioritari su cui l'Inps dovrebbe focalizzare il proprio impegno per proseguire il percorso verso uno sviluppo sostenibile tenendo conto delle aspettative e bisogni dei propri portatori di interessi”.
Gli stakeholder hanno potuto avanzare proposte e dare suggerimenti sui temi rilevanti per l' organizzazione. Tra le tematiche maggiormente significative sono emerse: qualità ed affidabilità dei servizi; innovazione, digitalizzazione e tecnologia; etica, anticorruzione e trasparenza.
Al contempo una grande rilevanza hanno avuto i temi della tutela della privacy e cybersicurezza; inclusione, equità ed accessibilità; consumo responsabile delle risorse.
In un'ottica di maggiore trasparenza, l'Inps si sta impegnando nella redazione del bilancio di sostenibilità per condividere con i propri portatori di interesse le principali performance in ambito di sostenibilità.