AGI - Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha presentato una serie di forti aumenti tariffari su una serie di importazioni di prodotti cinesi tra cui veicoli elettrici, chip per computer e prodotti medici. Biden manterrà le tariffe introdotte dal suo predecessore repubblicano Donald Trump, mentre ne aumenterà altre, ha affermato la Casa Bianca in una dichiarazione citando "rischi inaccettabili" per la "sicurezza economica" degli Stati Uniti posti da quelle che considera pratiche cinesi sleali che stanno inondando i mercati globali con beni troppo economici.
Secondo l'US Census Bureau, gli Stati Uniti hanno importato beni per 427 miliardi di dollari dalla Cina nel 2023 e ne hanno esportati 148 miliardi verso la seconda economia mondiale, un divario commerciale che persiste da decenni ed è diventato un argomento sempre più delicato a Washington. "La Cina sta utilizzando le stesse strategie di prima per alimentare la propria crescita a spese degli altri, continuando a investire, nonostante l'eccesso di capacità cinese e inondando i mercati globali con esportazioni sottovalutate a causa di pratiche sleali", ha affermato Lael Brainard, consigliere economico nazionale della Casa Bianca.
Nell'ambito dell'atteso aggiornamento tariffario, Biden aumenterà quest'anno i dazi ai sensi della Sezione 301 del Trade Act del 1974 dal 25 per cento al 100 per cento sui veicoli elettrici, dal 7,5 per cento al 25 per cento sulle batterie per veicoli elettrici agli ioni di litio e altre parti della batteria e dal 25 per cento al 50 per cento sulle celle fotovoltaiche utilizzate per realizzare i pannelli solari. Le tariffe di "alcuni" minerali critici verranno aumentate da zero al 25 per cento. Seguiranno ulteriori tariffe nel 2025 e nel 2026 sui semiconduttori, la cui aliquota tariffaria raddoppierà al 50 per cento, nonché sulle batterie agli ioni di litio che non vengono utilizzate nei veicoli elettivi, sulla grafite e sui magneti permanenti, nonché sui guanti medici e chirurgici in gomma.
La reazione della Cina
La Cina si oppone fermamente agli aumenti dei dazi annunciati degli Stati Uniti, con forti rialzi delle tariffe soprattutto sui beni della mobilità elettrica. Lo ha detto il ministero del Commercio del regime di Pechino, promettendo che adotterà misure risolute per difendere i propri diritti e interessi.
"L'aumento delle tariffe della Sezione 301 da parte degli Stati Uniti viola l'impegno del presidente Biden di 'non cercare di sopprimere e contenere lo sviluppo della Cina' e di 'non cercare di disaccoppiare e interrompere i legami con la Cina'", si legge in una dichiarazione del ministero, aggiungendo che la mossa "influenza seriamente l'atmosfera di cooperazione bilaterale".
"Gli Stati Uniti dovrebbero correggere immediatamente i propri errori e rimuovere le tariffe aggiuntive imposte alla Cina", ha esortato il ministero del Commercio cinese nella dichiarazione.