AGI - Domani il Parco dei Principi Grand Hotel & Spa ospiterà la ventesima edizione dell’Albergatore Day. Nata nel 2004, sotto forma di incontro per addetti ai lavori, questa manifestazione ha acquistato in due decenni un peso sempre crescente fino a diventare l’appuntamento ufficiale di apertura dell’anno del nostro turismo. Il luogo fisico in cui ogni gennaio le Istituzioni e gli operatori fanno realisticamente il punto della situazione e confrontandosi dibattono sulle migliori strategie da seguire perché nei seguenti 11 mesi il settore inquadri i propri veri problemi e trovi soluzioni concrete per superarli e crescere.
L’intuizione di Federalberghi Roma, che ha ideato e organizza l’Albergatore Day, è stata quella di non tradire mai lo spirito del suo format: un evento organizzato da albergatori per albergatori che oltre alla parte politica rimane anche momento di confronto tra aziende e tra esse e produttori di beni e servizi per l’ospitalità. La ventesima edizione dell’Albergatore Day contiene però un decisivo elemento di discontinuità e novità: per la prima volta al tavolo di discussione fa il suo ingresso anche Airbnb. Dopo il saluto del Sindaco Gualtieri, alla Tavola Rotonda dal titolo “Il vento sta cambiando.
Sta arrivando finalmente la parola “fine” per il Far West degli affitti brevi? Le decisioni delle autorità competenti confermano la grande truffa della shadow economy. La realtà smentisce la politica ed almeno un decennio di scelte assenti o timide”, oltre al Presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli, al Consigliere del Ministro del Turismo per i Rapporti Istituzionali On. Gianluca Caramanna, all’Assessore al Turismo e Grandi Eventi di Roma Capitale Alessandro Onorato, al neo Direttore della Direzione Turismo della Regione Lazio Paolo Giuntarelli, parteciperà anche la Responsabile Politiche Pubbliche e Relazioni Istituzionali Airbnb Valentina Reino.
Un segno dei tempi che cambiano, un’apertura ufficiale degli albergatori ai loro discussi competitor che è stata accolta e da cui potrebbe finalmente germinare un dialogo costruttivo. Sarebbe importante in un duplice senso: da una parte allargherebbe il fronte di una strategia d’azione che quest’anno dovrà essere quanto mai prima comune, perché dopo l’ottimo 2023 del suo turismo Roma si faccia trovare preparata al meglio al fondamentale appuntamento del Giubileo 2025; dall’altra potrebbe preludere al germinare di un nuovo corso nel mercato dell’ospitalità italiana, in cui pari diritti corrispondano per tutti a pari doveri. Tra poche ore l’Albergatore Day ci darà una risposta: forse da Roma prenderà il via una diversa e più moderna era del nostro turismo, con meno confusione e più obiettivi equamente condivisi.