AGI - L'ipotesi di una misura del governo che intervenga, seppur limitatamente e a tempo, sullo stato di avanzamento dei lavori del Superbonus continua a far discutere maggioranza e opposizioni. Si tratta di un ipotesi definita difficile da più fonti, legata ad un provvedimento che ha mobilitato risorse importanti e che vede punti di vista differenti tra la maggioranza e le opposizioni.
Dopo il dibattito nei giorni scorsi in Senato, con Forza Italia che ha spinto per inserire una proroga a tempo nella legge di bilancio, ipotesi poi sfumata, ora si torna a parlare della possibilità di intervenire tramite il Milleproroghe, che va approvato in Cdm entro fine anno. Uno spiraglio, per ora nulla di più.
Il Mef nei giorni scorsi è stato categorico escludendo qualsiasi ipotesi di proroga del Superbonus. Oggi il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti dal palco di Atreju ha ricordato: "Abbiamo trovato 80 miliardi di conto da pagare, dopo qualche mese siamo arrivati a 94 miliardi e, ahimè, entro fine anno arriveremo a sfondare quota 100 miliardi". Poi però ha aggiunto, interpellato su possibili interventi in sede di Milleproroghe: "è come l'energia nucleare, in tanti sono a favore in tanti contro, ovviamente ci sono degli aspetti da considerare sull'economia ma anche sui conti pubblici. Il richiamo alla radioattività non è casuale, vediamo, stiamo monitorando".
Parole che vengono lette da alcuni come un'apertura. "Apprezziamo l'attenzione del ministro Giorgetti alla nostra proposta sul Supebonus. Lavoriamo per una soluzione che consenta di salvaguardare i conti pubblici e, allo stesso tempo, di dare una risposta a quei cittadini onesti che hanno fatto affidamento sull'agevolazione al 110% nonchè alle imprese del settore. Il Sal straordinario a fine anno può rispondere ad entrambi i criteri", commenta il capogruppo di Forza Italia in Commissione Bilancio al Senato Dario Damiani. Mentre il M5s parla di "maggioranza in cortocircuito mentre le imprese attendono risposte".
Oggi intanto l'Enea ha reso noto che allo 30 novembre erano stati ammessi alle detrazioni del Superbonus investimenti per 96,760 miliardi di euro, per un numero complessivo di pratiche depositate pari a 446.878.
Di queste: 92.154 riguardavano condomini e 238.972 edifici unifamiliari, ma anche sette castelli. Gli importi ammessi a detrazione di lavori realizzati sono stati pari a 81,391 miliardi. Oltre il 50% degli investimenti ammessi alle detrazioni riguardano i condomini, per un ammontare complessivo di 58,284 miliardi, seguiti da edifici unifamiliari per un totale di 27,30 miliardi.
Confedilizia intanto chiede di prorogare la misura per 3 mesi per chi abbia raggiunto almeno il 60% dello stato di avanzamento lavori.