AGI - Cala a ottobre sia il clima di fiducia dei consumatori (l'indice passa da 105,4 a 101,6) sia l'indice composito del clima di fiducia delle imprese, che flette da 104,9 a 103,9. Lo rileva l'Istat, spiegando nel commento che questo mese "il calo dell'indice di fiducia delle imprese si estende a tutti i settori salvo quello delle costruzioni. L'indice complessivo raggiunge il valore più basso da aprile 2021".
Sul fronte dei consumatori, invece, l'indice di fiducia "si riduce per il quarto mese consecutivo raggiungendo il valore più basso da gennaio 2023". L'istituto segnala in questo caso "un generale peggioramento di tutte le nove variabili che compongono l'indicatore ad eccezione delle aspettative sulla disoccupazione, che sono in miglioramento, e dei giudizi sulla situazione economica familiare il cui saldo cresce lievemente".
L'industria flette (-0,4% ad agosto e -5% sull'anno)
Ad agosto l'Istat stima che il fatturato dell'industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisce dello 0,4% in termini congiunturali, sintesi di una flessione sul mercato interno (-0,6%) e di un leggero aumento su quello estero (+0,1%). Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cala in termini tendenziali del 5%, con diminuzioni del 5,7% sul mercato interno e del 3,8% su quello estero. L'istituto ricorda che i giorni lavorativi sono stati 22 come ad agosto 2022.
Pesa il caro vita
"Il caro vita continua a incidere negativamente sui bilanci delle famiglie e sulle imprese: anche le aspettative di buon andamento della domanda turistica straniera, relative al prossimo ponte di inizio novembre, vengono immediatamente raggelate dalle rilevazioni Istat sulla ulteriore battuta di arresto della fiducia di consumatori ed imprese a ottobre". Cosi' Confesercenti in una nota.
"Il dato odierno sul clima di fiducia - spiega l'associazione in una nota - ci presenta una virata in territorio fortemente negativo e, purtroppo, non poteva andare diversamente osservando anche la situazione internazionale, con l'aggravarsi del conflitto mediorientale e la prosecuzione della guerra russo-ucraina e le relative conseguenze sullo scacchiere delle fonti energetiche, insieme al perdurare di un livello ancora elevato del tasso di inflazione, come sottolineato dalla stessa Bce. Le famiglie, se possibile, continuano ad attingere ai risparmi per cercare di far quadrare i bilanci anche se sono in aumento - come sottolineato recentemente dallo stesso Istituto di statistica - quelle sotto la soglia di povertà e che manifestano forti difficoltà a mantenere livelli di consumo adeguati".
Fiducia compromessa anche dallo scenario geopolitico
"Il deterioramento del clima di fiducia delle famiglie e delle imprese registrato ad ottobre è la sintesi delle difficoltà che persistono sul versante dell'economia reale, enfatizzate dalle gravi tensioni provenienti dallo scenario geopolitico". Lo afferma in una nota l'Ufficio Studi Confcommercio commentando i dati Istat sulla fiducia di famiglie e imprese.
"Le famiglie, che già da alcuni mesi hanno cominciato ad essere selettive nelle proprie decisioni d'acquisto - prosegue la nota - manifestano un deterioramento nel proprio clima personale con attese di un peggioramento nei prossimi mesi".