AGI - Si è tenuto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il tavolo per la reindustrializzazione dello stabilimento ex Whirlpool Napoli, acquisito nell'aprile scorso dalla società TeaTek.
Il percorso gestito con la supervisione del Ministero di via Veneto, come confermato dalle parti in data odierna, prevede entro il prossimo 31 ottobre la riassunzione di tutti i 312 lavoratori ex Whirlpool Napoli.
L'incontro è stato presieduto dal sottosegretario con delega alle Crisi di Impresa, Fausta Bergamotto, che ha concluso la riunione dichiarando: "invito le rappresentanze sindacali e l'azienda ad incontrarsi per preparare una bozza di accordo, che sarà poi condiviso anche dal Mimit".
Almaviva: Slc Cgil, passo indietro del Mimit per 651 lavoratori
Un clamoroso passo indietro del governo rispetto a quanto promesso negli incontri precedenti. È quanto constatato dai sindacati nell'incontro di martedì al Mimit sui 651 lavoratori Almaviva a rischio licenziamento. Di questi, 428 sono ex addetti al servizio 1500, il filo diretto con la cittadinanza attivato dal ministero della Salute nella fase emergenziale del Covid-19. Tutti in cassa integrazione a zero ore da febbraio, ammortizzatore sociale che non potrà essere prorogato oltre il 31 dicembre 2023.
È quanto si legge in una nota diffusa dal sindacato Slc Cgil. La via d'uscita "è la riqualificazione professionale, attraverso percorsi di formazione e il coinvolgimento di società a partecipazione pubblica", dichiara Daniele Carchidi di Slc-Cgil. Proposta avanzata dal sindacato mesi fa e sulle prime accolta dal governo che invece ieri ha disatteso gli impegni presi.
Stando a quanto comunicato dal ministero della Salute presente al tavolo, il servizio 1500 ripartirà sì in via sperimentale, ma occuperà solo il 20% dell'attuale bacino di dipendenti Almaviva: a fornire informazioni e assistenza su diversi temi di sanità pubblica (epidemie, campagne vaccinali, emergenza caldo) saranno 80-90 lavoratori, per arrivare a 100 da gennaio 2024.
"Un pesante ridimensionamento rispetto ai 200 full-time equivalent di cui si era discusso negli incontri precedenti" - commentano Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Ugl-Telecomunicazione al termine del tavolo. "Le telecomunicazioni sono sottoposte a un'innovazione continua", evidenzia Carchidi, perciò nel settore "non ci si può esimere dall'investire in formazione e riqualificazione professionale. Come sindacato sappiamo contrattare in anticipo gli effetti della digitalizzazione, ma servono interlocutori affidabili e lungimiranti, sia aziendali sia istituzionali".
Sollecitato dai sindacati, il Mimit aggiornerà il tavolo a breve. Ma senza la volontà politica del governo la strada (ampiamente percorribile) del ricollocamento si trasformerà in un dramma occupazionale.