AGI - "Nel primo trimestre di quest'anno il prezzo medio pagato per l'assicurazione Rc auto è stato di 368 euro, con un aumento del 4 per cento su base annua". Lo ha detto il presidente dell'Ivass, Luigi Federico Signorini, in occasione della presentazione della relazione sull'attività svolta dall'Istituto nel 2022. La quota media di sconto in rapporto alla tariffa è considerevole, ma varia a seconda dell'area geografica di residenza dell'assicurato: il minimo si raggiunge nel Nord-ovest (30,9) e il massimo nel Sud (40,3), dove le tariffe di base sono in media più alte; entrambe le percentuali sono in forte aumento dal 2014.
Gli sconti elevati praticati al Sud sono associati a una maggiore diffusione della "scatola nera" (36 per cento, contro una media nazionale pari a 22), a sua volta legata ai premi di riferimento più elevati, che incentivano gli assicurati più prudenti ad avvalersi in misura maggiore di questo strumento.
Ramo Vita chiude in perdita, prima volta in 10 anni
"Il Roe medio si è ridotto di oltre 5 punti rispetto al 2021, scendendo al 3,2 per cento. Per la prima volta da dieci anni la gestione Vita ha chiuso in perdita: è passata da un utile di 4,3 miliardi a una perdita di 0,4", ha aggiunto Signorini.
Sul comparto Vita "ha pesato un significativo aumento del requisito connesso al rischio di estinzione anticipata dei contratti". Per le compagnie specializzate, in questo settore, ha aggiunto, "l'indicatore e' diminuito in media di oltre 25 punti, a poco piu' del 200 per cento". Per i rami Danni, invece, ha spiegato, "l'utile e' stato di 2,7 miliardi, sostanzialmente invariato rispetto al 2021, anche se, per la prima volta dal 2011, l'assicurazione auto ha segnato una lieve perdita per l'effetto dell'inflazione sul costo dei sinistri e a causa di una raccolta in diminuzione. La raccolta Danni e' cresciuta con l'eccezione del ramo auto. La raccolta Vita si e' ridotta dell'11 per cento; trend proseguito nei primi mesi del 2023"