AGI - L’inverno delle criptovalute si sta lasciando dietro un mondo molto più “piccolo” di quanto in molti si immaginavano. Se è vero che il digitale, in quanto immateriale, è da sempre sinonimo di praterie sconfinate quasi impossibili da riempire la realtà si sta rivelando ben diversa.
E per capire cosa questo significa basta ricorda che si stima che nel 2022 siano morte circa 12 mila criptovalute (ad oggi Coinmarketcap ne censisce poco più di 10mila). Valute in alcuni casi nate quasi per gioco che oggi valgono nulla o quasi (giusto per fare un esempio Hit Coin è quotato al momento della scrittura di questo pezzo 0,00000000001 dollari), valute virtuali che hanno volumi pari a zero da mesi o cripto valute come Save the bank che ad oggi contano una capitalizzazione di mercato di poco più di mille dollari. O ancora valute che hanno più il sapore di un gioco d’azzardo come Pepe (nessuna variazione nell’ultimo anno ma un +2500% negli ultimi 60 giorni)
Ed ecco quindi la prima sorpresa per uno scenario che nell’epoca d’oro vedeva ICO (Inizial Coin Offering) profittevoli quasi ogni mese, se non ogni settimana: “è relativamente facile creare una nuova criptovaluta ed è per questo che ne esistono così tante. Ma proprio come per le valute come il dollaro americano, l'euro, la sterlina britannica o lo yen giapponese, sono poche quelle che contano davvero, e mi aspetto che questo si manifesti nel mercato delle criptovalute”.
A dirlo all’AGI è Markus Thielen, autore di "Crypto Titans: How trillions were made and billions lost in the cryptocurrency markets", capo di Research & Strategy di Matrixport.
Nelle sconfinate praterie del virtuale ci sarà spazio quindi solo per Bitcoin, Ethereum e pochi altri? Possibile. Anzi, quasi certo. E questo a ben guardare potrebbe essere una buona notizia.
Di sicuro non è l'unica. L'altra buona notizia è che i lcripto-inverno sta finendo. “Sì, perché l'inflazione ha raggiunto il suo picco e questo porterà la banca centrale statunitense a tagliare i tassi di interesse – ha spiegato - e questo a sua volta fornirà maggiore liquidità al mercato. Mi aspetto anche che vengano sviluppati nuovi miglioramenti e nuovi casi d'uso delle criptovalute, che daranno vita a un nuovo mercato toro delle criptovalute”.
La partita di certo non è chiusa e un mercato per definizione in rapida evoluzione potrebbe riservare ancora molte sorprese. “All'inizio si guadagnava con l'estrazione (mining), poi con l'acquisto anticipato e la detenzione delle criptovalute, poi si guadagnava con la creazione di Bitcoin Atm e infine si guadagnava con la creazione di piattaforme di scambio di criptovalute – prosegue - più recentemente, abbiamo assistito a NFT in cui gli artisti avevano margini di profitto vicini al 100%. Ognuna di queste categorie ha trasformato alcuni appassionati di criptovalute in milionari, se non miliardari”.
E molti, molti altri da appassionati di criptovalute ad appassionati un po’ più poveri, è doveroso aggiungere.