AGI - Il futuro della moda per la maison Ferragamo ha tre definizioni: nuova immagine, rafforzamento dell’internazionalizzazione e, soprattutto, la donna, come valore imprescindibile. Leonardo Ferragamo, presidente di Salvatore Ferragamo S.p.a., partecipando a Future for Fashion 2023, ha fotografato il presente della storica casa di moda fondata dal proprio padre e fatta vivere, attraverso il tempo, dalla madre Wanda e dalla sua famiglia.
Un momento ricco di soddisfazioni e sfide
“È un momento molto speciale, perché finalmente cominciamo a vedere delle importanti evoluzioni che arrivano sul mercato con la nostra nuova immagine, fatta principalmente di nuovi prodotti, di logo, di packaging, di tutto un mondo che stiamo rivitalizzando - ha spiegato Ferragamo a margine della seconda giornata dell’evento FFF2023 - è un momento ricco anche delle prime soddisfazioni, e chiaramente di grande impegno per le sfide che abbiamo incominciato ad affrontare”.
Lo sguardo ai mercati è rivolto a Oriente. “Lo scorso anno la delusione è venuta dalla Cina, mentre gli altri mercati hanno reagito molto bene, in primis l'America, che è stata molto performante, e l'Europa che ha seguito con un buon andamento, pur mancando di un importante flusso di turismo asiatico. Con l'inizio dell'anno, la Cina invece è ripartita molto bene, e direi che sta alimentando con il proprio turismo tante aree limitrofe, ma finalmente anche l'Europa”. La maison sta lavorando, anche, per un ritorno alla redditività e ai ricavi del periodo pre-Covid. E lo sta facendo “molto seriamente, non soltanto per questo obiettivo, ma per sviluppare quello straordinario potenziale che la nostra azienda si merita di raggiungere”.
L'esempio della madre Wanda
Ferragamo è un cognome legato al proprio fondatore, ma certamente evocativo di un nome, quello di Wanda, manager donna ante litteram, capace di amplificare il brand nel mondo. Il presidente ha spiegato che la figura della donna, in azienda, è “imprescindibile, è la colonna portante della nostra vita, delle nostre aziende, di tutto il sistema e dei nostri consumatori. È sempre stata fondamentale. Non posso prescindere da mia madre, da delle meravigliose sorelle come Gianna, Giovanna, Fulvia, che hanno dato un contributo straordinario e insostituibile alla nostra azienda, e ci hanno anche permesso di suddividere i ruoli. Quindi loro sono molto più coinvolte nella parte creativa, nella parte stile; e noi fratelli Massimo, Ferruccio ed io più nelle attività manageriali e di marketing. Chiaramente avevamo un grande caposquadra che era mia madre, che ci ha insegnato tantissimo: ci ha insegnato anche che cosa vuol dire la resilienza e la voglia di andare avanti, di guardare al futuro sempre con determinazione, con coraggio, impegnandosi per eccellere.
"Mia madre", ha proseguito il manager, "ci ha insegnato anche tante altre cose: tra queste l’importanza della famiglia, la coesione in famiglia, e di conseguenza andare sempre uniti e compatti in qualsiasi scelta si faccia. Questo è un valore straordinario. Mia madre ha sempre promosso tutta l'opera di mio padre, a cui è si aggiunta l'opera di tanti anni di lavoro insieme a lei, e quindi da questo heritage, che ha più di cento anni di storia, non prendere soltanto gli esempi e copiare le metodologie, ma prendere i valori che lo hanno creato. Perchè i prodotti, gli esempi, le metodologie di lavoro possono diventare obsolete, i valori no”.