AGI - L’Europa autonoma e alternativa ai satelliti di Elon Musk. La rete dei satelliti multiorbitali europei per le telecomunicazioni Iris è destinata ad ingrandirsi, annuncia il Paìs, perché la risposta dell’Unione Europea al progetto Starlink del magnate di Tesla, Twitter, XSpace e altro ancora, “ha ora ricevuto il via libera” dall’Aula di Strasburgo “con un ampio sostegno”.
Il progetto partirà dal 2024, secondo il quotidiano, per raggiungere la piena operatività nel 2027 fornendo un’infrastruttura di comunicazione “sicura per gli organi e le agenzie governative dell’Ue, i servizi d’emergenza e per le delegazioni degli uffici europei in tutto il mondo, comprese le ambasciate dei Paesi membri”. Il contributo iniziale al progetto dei Paesi europei si avvale di una cifra pari a 2.400 milioni di euro, anche se nel complesso “assorbirà investimenti vicini a 6 mila milioni di euro”, finanziamenti che arriveranno attraverso l’Esa, l’Agenzia spaziale europea, oltre ad altri contributi privati a vario titolo da altre agenzie europee e da Paesi terzi.
Il relatore del progetto al Parlamento di Bruxelles, Christophe Grudler, ha fatto sapere che i satelliti Iris saranno utili ai governi ma anche agli stessi cittadini portando internet nelle zone meno connesse e saranno al contempo un esempio di sostenibilità spaziale e ambientale come desiderava lo stesso Parlamento. Secondo Grudler, poi, “l’Ucraina non dovrebbe fare affidamento sui capricci di Elon Musk per difendere il suo popolo”.