AGI - Il mercato delle auto d'epoca sta vivendo una sorta d’euforia post pandemia mai registrata prima. Una febbre che non si spiega solo con la fine del Covid e il diffuso senso di cogliere l’attimo, “ma anche con la crescita inarrestabile delle vendite online”. Tanto che quella che era iniziata come una necessità durante le restrizioni sanitarie è diventata alla fine “un'attività duratura per mettere a disposizione di più persone e in qualsiasi momento le automobili”, si legge sulla pagina Motori del Paìs.
Al punto tale, che gli appassionati di auto “sentono di dover realizzare il loro sogno prima che sia troppo tardi", spiega Matthieu Lamoure, direttore generale della casa d'aste francese Artcurial Motorcars, che da 27 anni raccoglie e analizza i dati delle aste su entrambe le sponde dell'Atlantico, gli unici dati pubblici disponibili che permettono di tastare il polso di questo particolare mercato. E contrariamente a quel che si può pensare la stagione 2020-2021 è stata più che positiva visto che un record della scorsa stagione che sarà difficile da battere è stata l'asta di un'auto d'epoca per oltre 100 milioni di dollari.
È stata anche la prima volta che un'auto è entrata nella top 10 delle opere d'arte più costose mai vendute. Si tratta della Mercedes Benz 300 SLR Uhlenhaut Coupé del 1955 sulla quale martello ha battuto il fixing alla bella cifra di 142,6 milioni. Un solo proprietario, il suo stesso costruttore.
La vendita della Uhlenhaut Coupé ha polverizzato il precedente record, raggiunto nel 2018 da una Ferrari 250 GTO che è stata battuta all'asta per 48,4 milioni, infrangendo così la supremazia di questo marchio al vertice delle auto più care. Nella lista delle 10 più quotate in asta ci sono due Mercedes Benz e un'Aston Martin, il resto sono modelli Ferrari. Sono tutte vetture prodotte tra il 1954 e il 1964.
Sta di fatto che le vetture prodotte tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e la metà degli anni '60 continuano a tenere il podio ed essere tra quelle che più appassionano. E per le quali i collezionisti sono disposti a pagare di tutto e di più.