AGI - L'evento economico clou della settimana è arrivato domenica, con la riunione dell'Opec+. Sul fronte macro, i dati più interessanti proverranno dalla Cina.
Si parte martedì con il Pmi servizi redatto da Caixin, che dovrebbe restare in contrazione, si prosegue mercoledì con i dati della bilancia commerciale, il cui surplus dovrebbe ridursi e venerdì si chiude con inflazione e prezzi alla produzione, che dovrebbero proseguire il trend al ribasso.
Negli Usa da monitorare soprattutto l'Ism servizi, atteso per lunedì, previsto in lieve calo, ma pur sempre sopra 50 punti e quindi in espansione. Tuttavia, è possibile una sorpresa al ribasso come già avvenuto nel caso del Pmi servizi.
Tra gli altri dati mercoledì avremo la bilancia commerciale e i prezzi alla produzione e venerdì la fiducia del Michigan. Per quanto riguarda i prezzi dei listini di fabbrica Usa si attende un deciso rallentamento, dall'8% al 7,1%. Infine, in Area euro avremo lunedì le vendite al dettagllo e, martedì e mercoledì gli ordini industriali e la produzione industriale tedesca.
Occhi puntati sul ballottaggio in Georgia
Martedì assisteremo inoltre all'epilogo delle elezioni Usa di midterm, con gli elettori della Georgia che torneranno alle urne per il balottaggio di un seggio al Senato.
Il democratico Raphael Warnock se la vedrà col repubblicano Herschel Walker. Se vincerà Warnock i dem potranno godere di un vantaggio di 51 voti contro 49 al Senato. Se invece a prevalere dovesse essere l'ex stella repubblicana della Nfl, i voti dei senatori rimarranno equamente divisi, con il voto del vice presidente dem Kamala Harris che vale doppio e che quindi consentirà ai democratici di mantenere il controllo di questo ramo del Parlamento.
Sul fronte banche centrali, sono previsti alcuni discorsi di membri della Bce, tra cui due della Lagarde, lunedì e giovedì, che però non dovrebbero aggiungere molto a quanto già dichiarato nei precedenti interventi. Venerdì c'è anche la seconda finestra dei rimborsi dei Tltro, i prestiti utilizzati durante la pandemia per mantenere il flusso di credito a famiglie e imprese.
Grazie a questo strumento, le banche hanno potuto ottenere fondi dalla Bce a un tasso favorevole. Ora la Bce sta drenando queste risorse e offre alle banche la possibilità di rimborsare anticipèatamente i prestiti. La prima finestra non è stata granchè, le banche hanno deciso di rimborsare anticipatamente solo il 15%, ora vediamo che succederà venerdì.
Infine, sono in programma le riunioni di diverse banche centrali, tra cui martedì di quella australiana e mercoledì di quelle canadese, polacca e brasiliana, con le prime due attese rialzare il tasso di riferimento, mentre le altre dovrebbero lasciarlo invariato.
Una settimana interlocutoria
"Si tratterà - commenta Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte - di una settimana interlocutoria, in attesa del 'piatto forte' che arriverà a metà mese, il 14 e 15 dicembre, con le riunioni della Fed e della Bce. I mercati e le banche centrali questa settimana cercheranno di traghettare fino a metà mese questo recupero che le Borse hanno avuto dai minimi dell'anno. Siamo un po' in un 'limbo'. Ci aspetta una settimana senza un grosso mover: un'ottava neutra tendente al ribasso. Per fine mese mi aspetto un mese invariato, o leggermente positivo, il che significa conservare i buoni risultati fatti tra ottobre e novembre. Personalmente ritengo che tutto ciò che possa indurre ad avere delle prese di profitto verrà usato dagli investitori per portare a casa qualcosa e stemperare gli eccessi, in attesa di ricarburare a fine anno".